PREMIO PAMPOLIO GIORNATA 6: PAESE- MALO
Con una palestra gremita da far concorrenza al Maracanà di Rio de Janeiro, i bamboccioni della Pallamano Paese stravincono il match e, tra lo stupore dei tecnici, giocando anche relativamente bene. A nulla infatti è servito il tentativo di sabotaggio da parte di coach Paxo e i suoi scagnozzi Bruno41 e Jacopone che, sapendo benissimo come sarebbe andata a finire (e come realmente è finita), piazzano una breve, innocua, sobria ed elegante “seratina” a base di spiedo, birrette e ginetti con 50 galantuomini per un venerdì sera in smoking! Ma visto che non siamo a Masterchef, concentriamoci sul gin tonic…. Pardon sul Pampolio:
5 PUNTI → “LORE CAVALLIN” Difficile capire se si tratta di un vero fuoriclasse o di un bug del sistema, ma il cavallino rampante si piazza per la seconda volta nel giro di una settimana sul gradino più alto del Pampolio. Un po’ come quando da piccolo mettevi ROBERTO LARCOS in attacco a PES, Lore ha delle qualità superiori che ricordano un campionissimo del passato recente della Pallamano Paese, un certo Fabione The King che temiamo sia il suo sensei segreto. Partita praticamente perfetta per il pivot mancino che nel secondo tempo prende una generosa esclusione di 2 minuti ed esce trotterellando come trentatre trentini. L’arbitro ferma il gioco e fa segno che c’è bisogno di asciugare il pavimento ma ne tavolo ne panchina sembra cogliere al volo l’invito. Tutti distratti o a controllare di trovare uno straccio asciutto… tutti tranne Mary Lore Poppins, professione tuttofare, che senza pensarci prende in mano l’unico straccio bagnato…. Lascio a voi scegliere quale di queste opzioni valgono i 5 punti:
Signori e signori, abbiamo un serio candidato al titolo!
3 PUNTI→ “JACK” Non molla la presa di kunfuPanda il nostro Jack Chan, maestro di arti marziali che nel tempo libero gioca ala destra. Dopo aver ricevuto il nome di battesimo Mc Chicken in allenamento dal Mogol di Paese, (il paroliere Fabietto, a breve faremo un articolo solo su di lui) jack gioca la sua onesta partita e nel secondo tempo si siede in panchina vicino al vice-coach Alve, famoso per i suoi consigli paterni e gentili. Momento topico quando viene espulso per somma di esclusioni un giocatore vicentino che da protocollo abbandona il campo per dirigersi sugli spalti… Kungfuso Jack vede il giocatore uscire e chiede delucidazioni ad Alve perché trova incredibile che un giocatore avversario possa andare negli spogliatoi. Coach Alve perplesso gli risponde che è appena stato espulso e fa il tragico errore di chiedergli ironicamente se stesse guardando la partita…. “ Ah no, io mi concentro solo quando sono in campo, in panchina non guardo quel che succede”…. Vai dinojack, segui Piedino e Tricky alla ricerca della valle incantata!
1 PUNTO→”GIO’” L’università del Mitch-igan in provincia di Malaga presieduta dal Prof. Vettoretto ha concluso una sorprendente ricerca in cui si è scoperto che un 9% degli uomini e un 17,5% delle donne confonde la destra con la sinistra. Questo dovrebbe rasserenarvi e tranquillizzarvi quando, mentre guidate e chiedete alla Vale o al passeggero (più probabile passeggera..) a fianco indicazioni stradali, spesso e volentieri vi viene detto il contrario(ogni riferimento è casuale). Ma cosa c’entra la sindrome di Gerstmann con Giò? Assolutamente nulla, il nostro Giò-ntilini infatti sa benissimo dov’è la destra e per 4 azioni consecutive, con un uomo in più, decide di far partire l’azione e farla anche finire sempre a destra nonostante le braccia alzate di un povero Fabietto abbandonato all’ala sinistra e un’intera panchina che gli grida e gli fa cenno di andare a sinistra dove ci sono le praterie. Berlusconi sarebbe fiero di te caro Giò, ma per giocare al centro devi andare un po’ di qua e un po’ di là, cosi è il Giò-co!
MENZIONE SPECIALE a tutti i tifosi che vengono a vederci e a sostenerci, si fermano a fare aperitivo e festa con noi e non contenti fanno un tifo da stadio anche per la brevissima partita dopo di pallavolo, esemplari! In particolare due tifose molto carine aiutate da un pasticcere d’eccezione che iniza con P e finisce con XO che han preparato dei favolosi minidolci per la festa di San Martino Molon per tutta la squadra, ognuno col suo nome scritto sul dolcetto…. Peccato che l’analfabetismo dilaghi in questa squadra di ragazzi speciali e, non sapendo leggere, si pigli il biscotto a caso! Animals
Larga vittoria per la Pallamano Paese scesa eccezionalmente in campo in quel di Mestrino per affrontare un giovane Torri…. si scusate avete ragione non siamo qui a pettinare le bambole assassine e a far telecronache delle partite, passiamo direttamente al Pampolio ovviamente a tema halloween e un po’ più ricco per l’occasione….
5 PUNTI→ “LORE CAVALLIN” Dopo un litigio col dietista che a confronto Alien vs Predator sono amici per la pelle, il buon Lore decide di passare tutta la settimana a fare dolcetto e scherzetto per le case tant’è che interi quartieri di PadernHell mostrano cartelli a inizio via con scritto “non aprite quella porta”! Carico di zuccheri come non mai, il nostro (o mostro) Lore Mannaro gioca una partita concentrato quasi quanto il purè di zucca e patate senza latte ma verso fine partita va in nero fuori (black out per gli anglosassoni). Finito l’effetto dei cioccolatini a forma di ragnetti, Lorecantropo si dirige goffamente verso il centro del campo dopo un goal subito, nonno Roby (si avete letto bene…) gli lancia la palla per battere la rimessa ma… Nonostante un primo controllo difettoso quasi quanto una maglia di Docce e Banana, riesce in qualche modo a far sua la palla e, un po’ annoiato un po’ in carenza di caramelle, inizia bellamente a palleggiare dal cerchio di metà campo soave e beato nonostante il fischio dell’arbitro per l’avvio del gioco… arbitro incredulo, palla che passa all’avversario e 5 punti terrificanti! Non è cavallo-in, non è lupo, sa soltanto quello che non è!
3 PUNTI→ “LOLLO DEC” Dopo Adolph, Jason e Angelica, Lorenzo è il quarto nome che fa più paura al mondo, e dopo avervi narrato dapprima le prodezze del pivot passiamo al più docile e mansueto dei Lorenzi… Lollodec, professione ala sinistra, o almeno così sembrerebbe! Il nostro biondo quasi bianco detto Casper tende a sparire spesso durante la partita e solo se lo chiami riesci a vedere il suo sorriso che ti abbaglia quasi quanto la navicella spaziale di E.T. durante un parcheggio. Paranormalollo parte subito in riscaldamento con un colpo della strega ma al collo che fa scoprire a coach Paxo (in versione James Sullivan) che anche i fantasmi possono farsi male. Entra nel primo tempo ma si spalma sul panino come il suo collega fantasma formaggino e, non soddisfatto, rientra anche nel secondo con la testa piegata da un lato incapace di girarsi dall’altra parte. Basterebbe questo a dar punti, ma la chicca arriva anche qui quasi a fine partita: avversario che travolge il povero Simo in contropiede, arbitri che discutono per estrarre il cartellino rosso e nel mentre un’aria gelida che si avvicina alla panchina in velocità…. è Lollo che dice al coach di far entrare un rigorista per battere il rigore. Bel gesto, niente da dire, peccato che uno dei rigoristi sia regolarmente in campo e, cosa molto più grave, non ci sia nessun rigore da tirare! Chiamatelo Sesto senso
1 PUNTO→ “JACK” come lo squartatore, come skeletron, o come il pagliaccio che viene fuori dalla scatola, o come frusciante che è uscito dal gruppo. Sono tutti riferimenti a grandi horror spaventosi, ma il nostro jack è differente, è pacifico, innocuo, buono, talvolta un po’ nel suo mondo. Dopo essersi svegliato presto nel suo letto della Grindhouse all’alba dei morti viventi, il nostro ZombieJack in riscaldamento decide che è maleducazione aprire il cancelletto che delimita il campo per recuperare il pallone e che è più saggio contorcersi su se stessi rinunciando alla spina dorsale per prenderlo. Destinato a rimanere perennemente sveglio ma un po’ assonnato decide di far bagordi anche la notte (sempre dei morti viventi ovviamente) per festeggiare la vittoria, dimenticandosi la borsa in furgone. Come diceva nonna Ada, per un punto Jackin perse la cappa
1 PUNTO→ “ROBY” Unico giocatore della squadra ad emozionarsi per la festa di halloween presentandosi alla partita mascherato da Saruman, il nostro nonno Roby esce finalmente dalla tomba, si toglie le bende ed esordisce col botto in serie B. Col botto perché ha giocato bene certo, ma soprattutto per la pallonata sugli zebedei rimediata in riscaldamento dal cecchino Cesco e da quella in piena faccia durante la partita! Per fortuna in questo caso il solito “non c’è due senza tre” non si è avverato, e come diceva Confucio o forse Jim Morrison, un compagno di scuola di Roby: l’esperienza non puoi crearla. Devi subirla
MENZIONE SPECIALE che doveva esser dedicata al nonno Roby per il ritorno in campo dopo più di un lustro, ma ha voluto esagerare ed entrar in classifica Pampolio. Così, nonostante il solito cartellino giallo di un vivace FrankensTONY, nominiamo il buon Big Nick che giovedì scopre che la partita non è domenica ma sabato. Ma lui ha organizzato una cena gourmet e fottesega di Leatherface!
Accoglienza divina quasi quanto la scuola di Hokuto in quel di Povegliano Veronese con strada e parcheggio della palestra bloccati per la Sagra della Polenta, una docile manifestazione locale seconda solo all’OKtoberfest di Monaco in termini di grandezza con 5 ultragiga capannoni e un sobrio menù con 30 primi, 78 secondi e una 20ina di dolci…. Ma passiamo al nostro Pampolio oggi in versione “come quando”
5 PUNTI → “BRESO” il capitano sta disputando una partita quasi dignitosa rispetto alle ultime trasferte in quel di Povegliano dove se guardate le statistiche su wikipedia trovate 1 parata in 3 anni. Probabilmente è la sagra della polenta a risvegliare i suoi primordiali istinti e farlo entrare in un loop di parata e lancio in contropiede da manuale, con il nostro Samu Bordi che ringrazia e rimpingua il tabellino. E poi all’improvviso, cantava max pezzali, un tiro porta a porta che Joe Bastianich definiribbe “questo è film di orrore!”. Portiere avversario non troppo fuori dalla porta, tiro in modalità scoreggia largo di parecchi metri, coach e panchina che lo fissano increduli e schifati, ed il buon Breso che si giustifica con un timido “ehhhh mi è scivolata” guardandosi la mano non troppo convinto! Come quando a scuola arrivavi mezz’ora dopo dando la colpa all’autobus in ritardo col casco del motorino in mano!
3 PUNTI → “ DAMI” il lungaccione dal cuore buono usato esclusivamente in fase difensiva decide di farsi notare anche in zona goal da un ottuso coach che non lo vede proprio. Poderoso intercetto a mano larga, falcata veloce a seminare l’avversario e poi un’emozione troppo grande, una metà campo sconosciuta, un universo parallelo, il panico che si impossessa di lui e un tiro forte, secco, roboante che si stampa abbondantemente a lato della porta. Senza contare che il tiro è stato fatto dai 14 metri perché “non si capiva bene con le linee”. Come quando da piccino facevi le triple capriole più incredibili, poi chiamavi mamma, papà, nonni amici per fargli vedere quanto fossi bravo e cadevi di faccia alla prima.
1 PUNTO → “ANDRE” portieri protagonisti del Pampolio di giornata con Andrè che decide di seguire in tutto e per tutto le orme del più “esperto” Breso. Dopo aver subito goal su un tiro dietro alla schiena del maestoso pivot avversario, Andrè decide di rifarsi nel secondo tempo dando sfogo al suo marchio di fabbrica: il lancio in contropiede. Recupera velocissimo la palla, 6 giocatori targati pallamano paese in versione gazzelle scattano tutti nella metà campo avversaria, 5 giocatori in maglia bianca Povegliano in versione bradipi rimangono invece nella nostra metà campo sbattendosene altamente il kaiser e solo 1, eroico, decide di tornare indietro. “mmmm la passo di qua, no di là, cavoli è libero anche laggiù…. Dai chiudo gli occhi e vediamo chi becco!” e fu così che il nostro portierone riuscì a passare la palla all’unico commosso avversario presente. Come quando ti manca un punto a bowling per vincere e tiri la palla sulla corsia a fianco facendo strike.
1 PUNTO → “LORE” il cavallino rampante si rende protagonista di un simpatico siparietto con coach Paxo detto anche il risolutore. Siamo nel secondo tempo è il forzuto Lore prende due minuti di esclusione per un fallo prolungato dovuto al fatto che nessun arbitro ha fischiato. Esce un po’ triste e pensieroso chiedendo al suo saggio coach cosa può fare per non far fallo e prendere esclusioni. Ne esce un esperimento strategico: “adesso torna in campo, metti le mani dietro la schiena, il pivot riceverà palla, non riuscirà a fare goal ma ci sarà comunque un fallo contro di te “ dissero il gatto Paxo e la volpe alve. Lore pinocchio fa finta di capire senza porsi domande, va in campo, fa quello stabilito e accade esattamente quello pronosticato con grossa risata tra i tre e tutta la panchina. Come quando scommetti sulla partita del giorno prima
MENZIONE SPECIALE al pulmino numero 2 capitanato da coach Paxo che, a corto di benzina e con una pipì da cascata del Niagara da fare, molla il mezzo al parcheggio dell’autogrill e incarica i fioi del pulmin di fare 10 euro di gasolio per arrivare a casa senza rischi mentre lui corre in bagno. Ripartenza con livello serbatoio dubbio e palesemente uguale a prima, 10 euro spariti e ritorno teso a centellinare ogni km di autonomia. Come quando spendi 100 euro di gratta e vinci e sei contento quando ne vinci 40.
SAN FIOR – PAESE
Terza giornata di ritorno
Altro giro, altra corsa! Continua il filotto di vittorie per la Pallamano Paese che vince con merito e senza troppi patemi anche il derby trevigiano col San Fior. Ed ecco la succosa assegnazione dei punti:
“MATTEO THE RED” pt 5: Torna a condurre una puntata del premio pampolio il nostro colore primario preferito. Partita in realtà piuttosto sottotono feat tormento quella del sosia del principe Harry, alla pari del suo compagno di reparto bresaola, entrambi pronti a giustificarsi e dare la colpa ad un terreno di gioco alquanto scivoloso, ad una luce opaca e al kinder pinguì che veniva su, manco fossero interrogati. Ma torniamo al nostro rosso di passione, che riesce nell’impresa di animare una partita piuttosto tranquilla. L’episodio accade verso la fine del secondo tempo, ormai Paese ha ben salda la partita in mano con più di 10 goal di scarto, San Fior aspetta con ansia il fischio finale e anche il pubblico sembra essere ormai in letargo. Il terzino dei padroni di casa prova un’azione personale, il movimento è piuttosto goffo e anche il tiro non è da meno, palla che finisce non troppo forte nella zona tra faccia e collo del nostro affabile portiere. Matte, ultimo discendente di una lunga stirpe di aizzatori di folle irlandesi, col suo modo docile e gentile inizia subito a lamentarsi con l’arbitro in maniera plateale per il colpo proibito invocando con foga l’espulsione del giocatore del San Fior. Arbitro che lo guarda sconsolato e fa cenno di calmarsi, ma il buon Matte detto anche il “pacifista” non ci sta e riesce nella straordinaria impresa di risvegliare il pubblico avversario che inizia a fischiare e dirgli di tutto. Ma il nostro folletto rosso, abituato alle risse da bar a Dublino, vive di provocazioni e sa cosa fare, ovvero sorridere e applaudire il pubblico per renderlo ancora più infuocato e cattivo nei suoi confronti, come piace a lui. Ovviamente i due minuti successivi li gioca come fosse Gigi Buffon, due parate eccezionali e due lanci millimetrici alla freccia tricolore Samu, sempre con uno sguardo fiero e maligno rivolto al suo pubblico preferito. D’altronde, el pi bon dei rossi……
“CESCO” pt 3: Scampato per un soffio ai punti pampolio negli ultimi match, il buon Cesco questo giro entra di diritto in classifica ampliando il suo repertorio con una nuova skill. Famoso per il suo controllo sopraffine della palla che gli consente di prendere in faccia tutti i portieri del veneto almeno una volta in campionato, (vero e proprio marchio di fabbrica del giovane rugbista), Cesco stanco di prendere due minuti decide di cambiare strategia. Così, tra un raduno di trattori e l’altro, s’improvvisa playmaker della squadra con quel pizzico di follia che solo Zambo dei giorni migliori può eguagliare. L’azione clou o clown arriva nel secondo tempo, Paese recupera palla in difesa e per uscire dalla morsa degli avversari il primo passaggio arriva a Francescone che, dopo un palleggio di assestamento, s’infila tra due avversari e inventa una giocata millimetrica per uno dei suoi compagni agricoltori preferiti, il nostro amato Lollo. Sembrerebbe un’azione normalissima, se non fosse che Lollo è comodamente seduto in panchina, quindi rimessa per gli avversari e panchina paesana in difficoltà respiratoria per trattenere le risate. Si rifà comunque nel post serata, in piena notte negli orari giovini, quando con il duo ballerino spaccacuori Lollo e Pizzo viene bellamente rimbalzato e cacciato all’entrata della discoteca perché ha i pantaloni della tuta e non è vestito adeguato. Cosa alquanto bizzarra visto che Lollo, anche lui in tuta, sarebbe potuto entrare tranquillamente. Quel sorriso lì, ahhhhh quel sorriso lì…..
“GIO” pt 1: Buona partita di Banana Joe che scopre di avere un potere da supereroe diverso da quel che pensava. Infatti fino a questa partita G.I. Joe credeva di avere il dono della velocità e di poter sconfiggere i nemici usando uno scatto prodigioso, un po’ come farebbe Flash, il supereroe preferito da Lollo che si rivede in lui quando è da solo in intimità. Invece il buon Joe scopre, nel secondo tempo, che la velocità è nulla senza controllo, e che c’è un unico modo per superare l’avversario diretto: abbatterlo. Eccoci quindi di fronte ad una scena davvero esilarante, con il nostro Giovane paesano che arriva di gran carriera in palleggio verso uno degli avversari il doppio di lui in altezza e peso che si piazza davanti, cerca di frenare ma il terreno è quello di un palazzetto del ghiaccio e si scontra molto piano col “gigante”. Risultato? Avversario per terra che fa finta di esser morto, Gio che rimane in piedi confuso e che va a chiedere scusa al malcapitato sincerandosi sia vivo, senza minimamente capire la finzione. Hulk Giò si è attivato, pronto ad abbattere chiunque con la sua forza bruta.
“MENZIONE SPECIALE” a Paxo e a Samu Red che, nel dopogara, in una pizzeria a Conegliano, nell’angolo della perdizione ultimato da quelle sagome di Tommy e Lollo, in un clima di totale idiozia vengono ingannati bellamente dal locale stesso. Dopo una meravigliosa pizza infatti è tempo di scegliere i dolci e, non essendo stati minimamente attenti, il duo opta per il più classico dei tiramisù. Tiramisù che arriva in un piatto gigante nella versione classica coi savoiardi inzuppati perfettamente nel caffè, bello cremoso e in porzione magnum a Giò, seduto a metà tavolo, che fa ingolosire i due babbei che continuano a scambiarsi segnali di stima convinti di aver fatto il gran colpo. L’apoteosi arriva con l’arrivo delle meringate, non propriamente bellissime diciamo, con Paxo e Samu che iniziano a sbeffeggiare i compagni di tavola sempre più tronfi della loro scelta. Finalmente arriva il dolce a coach Paxo…. in una mini coppetta da gelato, tristo senza savoiardi, il tiramisù pastone è servito tra le grasse risate del team meringata. A samu va ancora peggio, arriva infatti la terza versione del dolce più famoso al mondo, questa volta in modalità horror, con biscotti secchi che più secchi non si può, poco inzuppati e pochissima crema. Chi la fa l’aspetti!
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
PAESE – ODERZO
Seconda giornata di ritorno
Grande vittoria nel superderby contro la forte Oderzo, meritata e giocata veramente bene dal team paesano nonostante gli umili giornalai opitergini non siano dello stesso avviso. Tolto il sassolino dalle scarpe, passiamo alle cose davvero importanti, ovvero l’unico e inimitabile Pampolio!
“JACK PARRA” PT 5: Un giovanissimo Jack Sparraow viene buttato nella mischia nel secondo tempo dopo un’analisi dettagliata di coach Alve che ha studiato la strategia giusta per far fruttare il pupillo dell’under 17. Jack entra col piglio giusto, subito una finta a velocità tale da far scricchiolare le ginocchia a Paxo e a Pesce nel solo vederlo e via dentro come un cacciabombardiere. Portiere avversario che però gli nega il goal con una bella parata. Poco male, nell’attacco successivo Jack Frost lascia di ghiaccio il proprio difensore che riesce a malapena a leggere la targa, si eleva in fabio volo e fa partire un cannone di una forza sovraumana…. Tutto bello si, peccato che il pallone finisca in centro faccia del povero portiere avversario che cade intontito dal colpo, pubblico avversario che inizia a fischiare e arbitro che si avvicina con fare minaccioso verso un terrorizzato Jack. Pallonata davvero rimbombante e d’effetto difficile da descrivere, Jack quasi in lacrime chiede scusa un po’ a tutti e va subito a controllare il malcapitato portiere. Due minuti sacrosanti e arma segreta relegata in panchina, da calibrare e collaudare per la prossima missione.
“PESCE” PT 3: Per un lungo periodo storico calcistico si è sempre cercato di capire chi tra Cristiano Ronaldo e Messi fosse il miglior giocatore…. Gli estimatori di Messi ne sottolineavano l’estro, la fantasia, la bellezza dei movimenti, la genialità, il talento sconfinato che possiede solo un campione. Dall’altra parte i fan del portoghese puntavano sul fisico, sulla voglia di migliorarsi, sull’attenzione maniacale in ogni dettaglio, l’allenamento, sulla mentalità vincente che solo un campione può avere. Ma cosa centra tutto questo con il nostro Pescione??? Assolutamente niente! O meglio, il nostro Pesce è ancora un fiore pronto a sbocciare ma non troppo, con quella calma e pigrizia tipica del giocatore da divano. Cosi, tra una botta alla gamba che lo tiene mezzo infortunato tre mesi, tra un allenamento si e quattro no, tra un full immersion di studio di almeno 14 ore al giorno e qualche pisolino, il buon Mattia si ripresenta contro l’Oderzo pronto ma non prontissimo. I punti li prende mentre se ne sta comodo in panchina, quando verso fine primo tempo chiede ad uno sfinito Paxo che cerca di deambulare per star dietro a tanta gioventù se avesse qualche video di quando era più giovane. Paxo, in campo a dar il suo contributo, decisamente preoccupato per la richiesta, tra un fiatone e l’altro gli chiede se sta bene e il motivo di tal richiesta. “Secondo me eri forte” esclama convinto Mattione, con risata dei presenti e sospiro di sollievo per il giocatore-allenatore paesano.
“LOLLO” PT 1: Vero Vip della Pallamano Paese, Lollo ama farsi scarrozzare di qua e di là dai suoi servetti che chiameremo “amici” come fanno i veri aristocratici del 900. Ed è proprio nel post partita, destinazione un festoso aperitivo durato fin notte, che Gigolollo, da vera dama sciccosa e brillantosa, cede alle lusinghe del cavalier Pizzo per raggiungere in auto il team al bar a consumare con stile ed eleganza caraffe di spritz. Niente di scandaloso a corte, sembrerebbe, ma gina LOLLObrigida, da vera star, ha dato dapprima parola anche al nobile Samu pronto a portarlo in capo al mondo con la sua macchina fiammante. Così, nel bel mezzo della festa, per contraddistinguersi dalla plebe, Lollino convince Pizzo a portarlo a casa propria per poter dare l’opportunità anche a Samu di passarlo a prendere ed avere l’onore di tenerlo in macchina. Niente da giudicare perdindirindina, ogni storia d’amore a 3 che si rispetti è fatta di intrighi e sotterfugi, ed infatti qualche minuto dopo la partenza di Lollo e Pizzo ecco arrivare al bar un fantastico trio formato da Samu, Tommy e quel simpaticone di Manny. Come dite? Non ci state capendo nulla? Beh figuratevi noi che siamo al bar! Lord Samu, ignaro di dover passare a prendere Lollo, rimane con la gente comune a ber due ombre ma poi, si sa, al cuor non si comanda, e alla richiesta del cucciolo riccio sorridente solo e soletto a casa senza passaggi non si resiste. Abbandona Tommy e Manny al loro destino e via, a prendere Lollo! Anche questa favola è finita col lieto fine… Lollo che sia ora di farsi la patente?
MENZIONE SPECIALE a MATTEO THE RED e a coach ALVE, che si intendono a meraviglia in panchina durante il primo tempo in un dialogo fatto di comprensione, gentilezza, buone maniere e soprattutto maturità che il Dalai Lama in confronto è cattivo. Tocco blu e non gioco più. Diciamo una menzione speciale al fair play.
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
VENEZIA – PAESE
Prima giornata di ritorno
Prima giornata di ritorno di questo campionato e subito trasferta ricca di insidie per la Pallamano Paese, che deve raggiungere la palestra a Venezia alle ore 12.00 nell’ultima domenica di carnevale, operazione talmente ardua che perfino Tom Cruise sta pensando ad un nuovo capitolo di Mission Impossible.
“MARIO THE PRES” 5 PT: Parte assai bene la mattinata del sommo presidente che si presenta alla stazione di Treviso in perfetto orario con i biglietti per tutta la squadra e con il tempo necessario per bere un orripilante caffè al bar. Il treno è in orario, il “pastore” Mario riesce a mantenere il gregge di pecoroni in un’unica carrozza, la giornata procede liscia come la pelle di Lollo dopo aver fatto la doccia col suo bagnoschiuma esfoliante gusto mucca. Anche la partita piglia subito la piega giusta e ben presto si viaggia sui 10 goal di scarto, gli animi sono sereni ma ad un certo punto qualcosa turba il Mario… Siamo a metà secondo tempo, al tavolo si dimenticano di segnare un goal e da bravo presidente attento Mario se ne accorge e richiama il direttore di gara che gli fa cenno “arrivo subito”. La partita continua ma l’arbitro non arriva, The Pres inizia a spazientirsi e richiama il secondo arbitro ma anche lui fa finta di non capire e procede dritto…. Mario capisce di valere meno del due di bastoni a scopa, la vena sulla testa inizia a pompare più di Jack quando fa piegamenti, non riesce a capacitarsi di come i due arbitri in campo possano ignorarlo continuamente, prova anche a coinvolgere un tranquillo coach Paxo che se ne sta li più rilassato di Bob Marley in pennichella al mare. Poi, colpo di genio assoluto, si frega il cartellino incustodito, si presenta al tavolo e ferma il gioco per un time out tecnico: giocatori che vanno da coach Paxo che sorridente non ha assolutamente nulla da dire e “The Pres” che ne approfitta per spiegare le sue ragioni ai direttori di gara esordendo con un bel “devo chiamare un time out per avere la vostra attenzione????” La gita veneziana si conclude con un ritorno frettoloso del presidente insieme ai gemelli Parra e il buon Bettiol che, a differenza del resto del team, riescono a prendere il primo treno disponibile per il ritorno. Alla stazione di Treviso grossi saluti tra Mario e la famiglia Parra automunita, manca solo Bettiol da portare a casa, Mario si gira per richiamarlo ma, alla faccia di Houdini, il giovane giocatoronzo della pallamano Paese è scomparso. Neanche il tempo di stampare una foto di Bettiol sui cartoni del latte e scriverci missing che si scopre che ha preso l’autobus per andare dalla nonna. Come ci insegna la parabola del buon pastore, egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori…. Ma se uno è troppo pecorone lo si lascia andare per la sua strada! Benvenuto in classifica pres!
“SIVI” 3 PT: Grande amante delle gite in laguna, l’infortunato Sivi decide di accompagnare il team portando tutto il suo contagioso entusiasmo e sempre pronto a dir una buona parola al suo pupillo Jack. L’episodio che porta i punti è un mix di fantascienza, buchi neri tridimensionali, avventura e adrenalina avvolti in una nube di mistero visto che solo pochi hanno potuto assistere al fatto paranormale. Un capitan Breso stranamente in forma tra i pali sfodera una parata d’altri tempi in semispac-cata con palla che si impenna e finisce direttamente sugli spalti. Dovete sapere che a Venezia c’è una specie di terrazza che guarda il campo dall’alto dove ammirano la partita i tifosi quindi una volta superata nessuno dei giocatori, allenatori e arbitri in campo può sapere dove sia finita la palla. Passa qualche secondo ma la palla non scende, passa un minuto e la palla non scende; arbitro costretto ad interrompere il gioco e un’intera palestra che guarda in alto in attesa di capire quando scenderà questa benedetta palla. Nessuno del pubblico sembra in grado di recuperare la palla, ma per fortuna Matteo, supereroe travestito da nerd, è lì in agguato, si toglie gli occhiali, si mette un po’ di gel e una tutina attillata tipo superman e si trasforma in Siviman! Ora, il racconto dei presenti narra di Siviman che entra dentro un armadio, combatte a suon di porchi i nemici, si incastra non si sa bene dove e dopo un po’ se ne esce con la palla tra gli applausi increduli. Qualcuno potrebbe chiedersi che ci faceva un armadio in tribuna? O come ha fatto ad entrare in un armadio la palla? O come ha fatto ad entrarci Sivi? O come ha fatto Sivi a muoversi senza occhiali? Tante sono le domande, ma noi non siamo investigatori e la storia ci piace assai!
“DAMIANO” 3 PT: Più esilarante da vedere che da raccontare, il noto cantante dei maneskin che il weekend preferisce giocare a pallamano fa della grazia e della coordinazione le sue principali virtù. Così, tra un volteggio e l’altro, dopo l’ennesima buona difesa, eccolo lasciarsi andare in un prodigioso scatto a bruciare gli avversari. Occasione troppo ghiotta per non consegnargli la palla che arriva precisa, buon primo controllo del frontman della pallamano paese che in un momento di panico e confusione non capisce più dove si trova esattamente. Cioè, sa benissimo di essere in palestra a Venezia, ma non sa esattamente in che posizione e, convinto di essere al limite dell’area avversaria, decide di utilizzare le sue doti da equilibrista. Ne nasce un tiro quasi al volo di una bruttezza rara, un movimento talmente scomposto da affascinare Roberto Bolle con palla che finisce lenta e poco insidiosa a centro porta per una facile parata di uno sbigottito portiere avversario. Ah, dimenticavo, ovviamente il buon Dami era distante metri e metri dalla porta, almeno 10, il che rende il tutto ancora più speciale per un gesto tecnico passato sottotraccia dai più, ma non dall’occhio vigile del Pampolio.
“LOLLO” 1 PT: Dite la verità, non fate i timidi, quanti di voi sono stati “schitati” (dicesi “schito” lo sterco di uccello) da un piccione a Venezia? Anche di striscio, o magari vi siete seduti sopra, si insomma secondo le statistiche istat almeno 1 su 2 ha avuto a che fare con cacchette di piccione nella sua vita veneziana. Escludiamo per un attimo quanti si sono fatti fregare il cibo dalle mani dai gabbiani e torniamo ai piccioni…. Quanti di voi invece sono arrivati a Venezia in treno già schitati? Cioè che dovete ancora scendere dal treno e avete già un bel ricordino sul cappuccio della felpa? Nessuno? E’ impossibile? La risposta è solo una, inizia con L e finisce con OLLO.
“ZAMBO” 1 PT: Per gli amanti della pallamano il tiro “franco” ha sempre il suo fascino. Capita infatti che allo scadere del tempo non si sia riusciti a concludere l’azione e il regolamento prevede un tiro dai 9 metri senza poter saltare e con tutta la difesa avversaria schierata pronta a stopparti. Poche volte si riesce a far goal vista la difficoltà ma quelle volte è un’emozione davvero unica, specie se il punteggio è in bilico! Ed eccoci al finale del primo tempo, tiro franco a favore della Pallamano Paese e un motivato Zambo decide di provarci, se la sente, è concentrato, ce l’ha in canna. Arbitro fischia, zambo distrae la difesa con una gran finta e…. tiro brutto brutto altissimo sulle capriate e grasse risate in palestra.
“COMPAX” 1 PT: Forse meriterebbe di più, ma il buon compax tende a ripetere le stesse magie partita dopo partita e il Pampolio non ama le ripetizioni, è sempre alla ricerca della novità! Impossibile però non inserire Francy a punteggio, che parte subito con una delle specialità della casa, passaggio in salto in seconda fase a caso e palla che finisce chissadove. Rincara la dose con una delle sue “palla c’è palla non c’è” con palla che sembra essere salda tra le mani su un passaggio al pivot ma poi abracadabra in realtà non c’è più! Dolce finale con bagarre in una seconda fase avversaria, recupero incredibile di un gemello sull’avversario veneziano e palla vagante che si muove lentamente. Il più vicino, manco a dirlo, e il nostro compax che con aria distratta guarda in direzione della palla ma i pensieri sono altrove. Risultato scontato, avversario distante anni luce che anticipa Francy.
MENZIONE SPECIALE al trio delle meraviglie VALE FLAG, GLORIA e SPAC, trio di tifosi (o appassionati di bacari per il post partita) che riesce a perdere il treno, venire in macchina e, non contenti, a non trovare il modo di entrare in palestra. Da notare anche come VALE FLAG abbia distribuito a destra e a manca i tramezzini speciali preparati da coach Paxo la sera prima per affrontare meglio la giornata.
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
PAESE – MUSILE
Settima giornata di andata
In questo turbinio di emozioni che ci regala il Pampolio mi ero un po’ perso questa memorabile partita, un Paese Musile rocambolesco che, come l’antico vaso dell’amaro Montenegro, è sacrosanto recuperare e portare in salvo nonostante la tempesta (chi non si ricorda lo spot può fermarsi qui). Ovviamente, come tutti i film basati su fatti accaduti in precedenza con testimoni casuali, anche questo racconto è tratto da una storia vera ma potrebbe aver subito delle piccole variazioni sui reali accadimenti. Della serie, si vive di ricordi!
“DAMIANO” PT 5: Partita probabilmente sontuosa del nostro lungaccione, che non molla mai e guida la rimonta pazzesca (dal -9 al +5 dovrebbe essere) tenendo in piedi la difesa neanche fosse l’assalto a Fort Apache. Le energie sprecate però sono immense, non ci sono Gatorade al gusto puffo in panchina per riequilibrare i sali minerali e ad un certo punto la vista si annebbia creando una specie di nuvoletta fantozziana intorno al buon Damianone. Così, a rimonta completata, stacca completamente i freni inibitori, mette la sesta e decide che lui non è solo un grande difensore, ma che anche in attacco può dire la sua. Purtroppo, tra un cambio attacco-difesa e l’altro, tra una fatica di Ercole e l’altra, tra che nessuno gli passa la palla perché l’hanno portata Luca e Zambo (il pallone è loro decidono loro, queste le regole del campetto), Dami vede scorrere la partita davanti a se senza nessun guizzo offensivo degno di nota. Siamo ormai agli sgoccioli, il risultato è al sicuro, c’è giusto il tempo per un’ultima azione, che per noi comuni mortali non vale assolutamente nulla, non inciderà sul punteggio, ma per il nostro terzino in debito di ossigeno vale più della stessa vita. Ed eccolo, palla in mano, una ventina di secondi alla fine, la dea bendata che gli sorride e gli regala un’occasione…. Anzi L’OCCASIONE! Corpo proteso in avanti, braccio alto teso, piede sinistro ben piantato per terra pronto a scagliare in porta una fucilata che farebbe impallidire perfino Batistuta (o Cr7 ai tempi d’oro). Ma qualcosa va decisamente storto, palla che viaggia alla velocità della luce direttamente sulle capriate rischiando di prendere il tabellone segnapunti, pubblico e panchina che non sanno se ridere, piangere o provare imbarazzo…. Tutto molto bello, compresa la reazione del Damiano nazionale, dichiarato patrimonio dell’umanità, che con un sorrisone stanco ma felice si lascia andare, si distende a terra privo di forze in posizione Patrick Stella, braccia e gambe stese, con i secondi finali che scorrono, le risate dei presenti e il Pampolio commosso che ringrazia anch’esso a braccia aperte!
“PESCE” PT 3: Come nei più complicati e misteriosi casi polizieschi dove bisogna scoprire gli indizi e capire l’enigma per comprendere la mente dell’assassino, anche qui ci troviamo di fronte ad un animo turbato, una personalità complessa, di difficile comprensione. Prendete un abete, un plumcake e un bradipo, uniteli ed otterrete lui, il nostro Pescione, fisico statuario e prorompente, movenze lente e pigre e animo soffice, sofficissimo. Così, nonostante i ricordi precisi dei presenti si siano persi, il Pampolio ha ancora l’immagine del nostro terzino che vola in contropiede, più solo di Will Smith in “io sono leggenda”, nessun avversario fa neanche l’accenno di seguirlo. Un palleggio, un altro, poi qualcosa si inceppa, corpo e mente si distaccano e le movenze si fanno meno sinuose; non si ricorda più se può palleggiare ancora o meno, non si ricorda nemmeno quanti passi può ancora fare, la porta è ancora distante ma nel dubbio decide che il momento di tirare è giunto. Peccato che anche la coordinazione lo abbia abbandonato, ormai è una lotta tra lui è la sua amata fisica. Come direbbe Conte (l’allenatore, no il sindaco di Treviso), il risultato è agghiacciante, la palla schiacciata con forza per terra prende una strana traiettoria, portiere avversario incredulo e palla che finisce a lato della porta. Pescione gioca la carta “mi guardo la mano cosi sembra che il problema sia dovuto alla palla o alla pece” ma il Pampolio ha già sindacato, 3 sacrosanti punti per il nostro fuoriclasse, sperando di rivederlo in palestra tra una sessione di studi e una botta alla gamba procuratasi probabilmente muovendosi tra letto e divano e che lo tormenta da mesi!
“ZAMBO” PT 3: Dopo un avvio in sordina, Nicolino inizia a prenderci gusto e a ricordarsi che la classifica che conta non è quella del campionato ma questa. L’uomo che si ruppe una mano dando un pugno alla panchina prova meschinamente a prendere punti con un tiro dietro alla schiena di una rara bruttezza che però non convince nessuno e che manda nello sconforto più totale Alve, presente in tribuna e autore di innumerevoli goal con tale tecnica. Oltre infatti la volontarietà del gesto, da notare la coda tra le gambe del coniglietto Zambo che dopo il vomito di tiro torna nelle retrovie a testa bassa evitando lo sguardo di coach Paxo che probabilmente lo avrebbe incenerito! Poco male, riesce comunque nel secondo tempo a creare un simpatico siparietto quando, su un fallo a favore degli ospiti, trattiene la palla senza consegnarla all’avversario facendolo imbestialire. Arbitro che ovviamente sanziona coi due minuti di esclusione Zambo&laVolpe che tra un sorriso e una polemica se ne torna in panchina tra gli insulti generali. Scenetta che si conclude con il goffo avversario, preso da una crisi di nervi, che prova a calciare la palla finalmente lasciata libera e che, Casadei ne sarebbe fiero, liscia clamorosamente. Dulcis in fundo, o ciliegina sulla torta se vi piace di più, unico giocatore di pallamano al mondo che ad inizio partita viene obbligato a togliere la calzamaglia dagli arbitri perché “si deve vedere la pelle tra i pantaloncini e la calzamaglia” con ospite speciale del tutto coach Paxo in vena di battutine. Predestinato!
“LOLLO” PT 1: Ci sono tre cose che non vedrete mai nella vostra vita: l’aurora boreale a Mestre, un cocktail decente ad una festa di Zambo, Samu and Co. e per finire, un’espressione triste o arrabbiata nella faccia del nostro Lollo. Il sorriso più sexi di Castagnole regala una delle sue perle già nel primo tempo, quando coach Paxo decide di spostarlo dall’ala (dove stava facendo riposini) al centro del gioco per dar velocità alla manovra. Gioco che decisamente si velocizza, ma a quale prezzo? Risposta semplicissima: scalare rapido della Pallamano Paese, Lollo che punta lo spazio, vede l’ala libera e cerca di scavalcare il difensore con una palla alta. La palla parte dalle sue mani, un lancio più piano di Renzo, alta solo per Gigio, e il risultato è sempre lo stesso: avversario che blocca la palla, contropiede e goal subito. E Lollo come ha reagito? Chi indovina è Nostradamus!
“SAGGIORELLA” PT 1: I punti forse potevano essere di più, ma la memoria è più corta delle gambe di Gigio e l’episodio potrebbe, come del resto tutto ciò che leggete, aver subito delle mutazioni genetiche stile ninja turtles o street sharks! Siamo nel fortino trevigiano del Conte Daniele, la difesa imperforabile per alcuni minuti gestita dal damianone nazionale e da Lord Saggio, vero e proprio baluardo. Dani tra un placcaggio e l’altro ha tempo anche per un portentoso intercetto ai danni dei confusi avversari, recupera la palla e parte veloce col suo palleggio alla Micheal Jordan non sentendo subito il fischio dell’arbitro per un fallo avvenuto. Direttore di gara che insiste e richiama l’attenzione del mancino paesano, che, senza interrompere il palleggio (la sua passione da quanto gli riesce bene) e senza cambiare espressione ne proferendo alcuna parola, torna indietro alla stessa velocità, poggia la palla sui 9 metri e si piazza nella sua confort zone, la difesa! Voci di corridoio narrano che un avversario, infastidito, lo abbia rincorso durante questa simpatica gag come Willy il Coyote rincorrerebbe Beep Beep, ma può bastare anche così!
“GIO” PT 1 : Convocazioni del giovedì o venerdì in base all’estro del coach: ”allora vengono Tizio, Caio (magari), Sempronio, Qui, Quo, Qua e Giò. Se qualcuno non può venire, ha qualche problema o impegno lo dica ora o taccia per sempre” “Ci siamo coach!!!!” E così, coach Paxo e il presidentissimo Mario, davanti al pc, prima di un leggerissimo pranzo insieme, decidono di inserire i nomi convocati nella lista da presentare alla partita! “Tizio, Caio, Sempronio, etc….. Mario non si riesce a inserire Giovanni….. mi dà errore” “impossibile, solo se uno ha la visita medica scaduta non te lo fanno inserire” “Già” Fine della storia.
MENZIONE SPECIALE a SERGIONE, spettatore speciale, anzi, specialissimo della partita!
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese