SUPER EXTRA 10 PUNTI → “LOLLO” Ebbene si è alquanto raro veder assegnare 10 punti in una volta sola ma, in casi estremamente validi e dopo una scrupolosa analisi, tramite riunione straordinaria del consiglio
del Pampolio si è giunti alla conclusione che il giocatore Lollo abbia meritato i 10 punti. L’ultimo caso simile di punteggio extra risale alla partita nella quale il nostro tesserato Zambo si ruppe una mano tirando un pugno sulla panchina con successiva gita di pulmino in ospedale e serata con mano gigante di gomma piuma per il nostro atleta, ma questa è un’altra storia e non si può vivere di ricordi. Torniamo al nostro
Lollo, un ragazzo divenuto uomo che ha visto negli anni tutti i suoi compagni più giovani prendere la patente e a turno scarrozzarlo in giro e, nonostante i tentativi di tutti per aiutarlo nel compiere questa
impresa che vede solo in Italia 40 milioni di automobilisti patentati, lui imperterrito ha continuato a non farcela. Qualcuno gli ha offerto pure dei soldi pur di non doverlo andare più a prendere, qualcun altro la
macchina per fare le guide e qualcuno si è pure messo a ristudiare tutti i segnali insieme ma niente, tutti gli sforzi son andati vani. Finchè un bel giorno l’ultima speranza, di nome Samu Rossi, si è affievolita e anche il
nostro buon Samuritano ha capito che Lollo avrebbe guidato una bicicletta o un trattore clandestino per sempre. Arriviamo quindi a sabato, la squadra si sta concentrando per la partita e si sta cambiando in spogliatoio mentre l’infortunato Luca si rende utile alla causa raccogliendo i documenti di tutti per il riconoscimento con l’arbitro. Ad un certo punto Luca si ferma, zoppica più veloce che può alla ricerca di coach Paxo e gli consegna una cosa…. Coach che si fionda in spogliatoio, chiude con foga la porta, ordina il silenzio più assoluto e alza alla vista di tutti il prezioso oggetto: una patente con la faccia di Lollo sopra. La squadra incredula pensa sia uno scherzo, a turno ci si avvicina per capire se è vera e si viene a scoprire che
l’ha presa qualche ora prima della partita. Tutti iniziano a festeggiare e ad urlare come se fosse l’ultimo giorno a disposizione sulla terra, chi ha i capelli più lunghi inizia a strapparseli e più di qualcuno cerca di
farsi una foto con la preziosa patente manco fosse la Gioconda. L’unico che non sembra avere emozioni è proprio Lollo, che con il solito sorriso ma più preoccupato afferma : “Fioi no go portà niente e no go schei”
(amici non ho portato nulla e non ho soldi) D’altronde erano solo 5 anni che aspettavamo sto momento hai fatto bene a non organizzare nulla Lollo! Lorenzo che a fine partita, dopo la vittoria e i complimenti del
mister ad ogni giocatore, gli sbuffa in faccia un allarmante “son proprio stufo, finio” (sono proprio stanco, finito) dopo aver giocato 10 minuti a tempo e rifiuta di portare lo stesso mister al bar distante 500 metri
dalla palestra guidando la sua macchina perché “cilindrata troppo alta, non posso”. Lollo responsabile che ovviamente non offre il giro al bar, che abbia pure scroccato? Benvenuto nella strada Lollo, ti vogliamo
bene ma porta qualcosa per festeggiare sennò non finisce bene! Lollo avvisato, mezzo salvato!
5 PUNTI→ “FABIETTO” Qualche anno fa venivano donne che non sapevano nulla di sport da tutta Europa per vedere Fabietto in campo sperando di vederlo a torso nudo. Oggi invece, nonostante Fabietto sia rimasto il super sex simbol di allora, è il pubblico maschile (altri tempi vero Lollo?) più esperto di pallamano che riempie la palestra trepidante di vedere le gesta del proprio beniamino. Fabio detto “il maturo” dai compagni scalda subito la folla come Massimo Decimo Meridio nell’arena dei gladiatori con un coast to coast in solitaria che lo vede tirare da angolo zero fuori dalla porta di “poco ma non pochissimo” nel primo tempo. Ma è nella seconda metà di gioco che, dopo un erudito dialogo con coach Paxo (“Fabietto meglio ala sinistra o posso farti giocare anche ala destra?” con risposta “ Va ben, xe i stesso!”) che il nostro divo propone il meglio del repertorio: parte croccante con un bello scalare per lui in attacco che salta libero altissimo col piede sbagliato dall’ala destra (per lui storta), corpo scoordinato come non mai e tiro che s’impenna e sfiora i fari dell’angolo della palestra. Ci riprova qualche minuto più tardi in un’azione offensiva praticamente identica, con Fabietto che questo giro decide di saltare un po’ meno e di provare una girella storta: palla che gira malissimo e finisce anch’essa fuori di due metri e pubblico in visibilio. Qualcuno potrebbe pensare che non è il suo ruolo, qualcun altro che il ragazzo non è molto forte, ma i veri esperti sanno che Fabio è genio e sregolatezza (più sregolatezza che genio a dirla tutta) e nell’azione dopo decide che da quella posizione non tira più, viene su senza dir niente a nessuno, salta a due piedi da 10 metri sopra i due avversari più grandi e tira un bolide all’incrocio dei pali. A fine partita, per concludere, mentre si festeggia la vittoria al bar si accorge che ha una caviglia gonfissima ma non ha minimamente idea di come sia successo! Il re conquistatore punta alla vittoria finale in rimonta, ultime giornate che si preannunciano very hot!
3 PUNTI → “BRESO” Ottima prestazione del capitano costretto controvoglia a tirar fuori il meglio di sè per non far figuracce contro i suoi ex compagni di squadra. Dopo aver inventato l’”all you can easter” (pasqua in inglese Lollo)” che prevede di sedersi a tavola dalle 11 di mattina alle 11 di sera e di conseguenza dopo alcuni allenamenti poco incoraggianti con la mobilità di Sid il bradipo dell’era glaciale, il portierone decide di chiedere un consiglio al Guru della Pallamano Paese, un certo Sergione da Sovernigo, esperto di diete e recuperi lampo…. Sergione che non può certo fare miracoli, ma, tramite qualche parente di dubbia provenienza, riesce a procurare un bambolotto voodoo di Breso per poterlo comandare a distanza. Disastro annunciato e così, dopo alcune prove allarmanti, si arriva alla conclusione che è decisamente più comodo per tutti fare una “mini porta da pallamano voodoo” da modificare a piacimento. Il risultato è brutto da vedere ma alquanto efficace, con avversari che colpiscono pali e traverse senza rendersi conto della grande magia nera. Emblematico nel primo tempo il tentativo di contropiede avversario che, lanciato a rete con troppa foga dal suo compagno di squadra, vede il pallone scivolargli malamente dalle mani e, con capitan breso fermo come un camion al semaforo e distratto dalle voci del mastro voodoo, si infrange e quasi si ferma nel palo dando tutto il tempo al goffo portierone di salvarsi dalla figuraccia. Ma l’apoteosi si raggiunge nel secondo tempo, bagarre in attacco degli avversari e palla che rotola non si sa come pianissimo in area paesana protetta da Capitan Agilità…. Breso che d’improvviso si spegne e rimane paralizzato manco ci fossero Scarlett Johansson e Megan fox nei dintorni e palla che lentissima continua a rotolare passando vicinissima alla piccola scarpa taglia 49 del nostro blocco di cemento posizionato a centro porta. Potrebbe essere il goal beffa più bello di tutti i tempi, ma il voodoo è attivo e vigile e, neanche a dirvelo, come nelle più classiche tedesche al campetto, palo salva! Miracolato
1 PUNTO → “CESCO” Francesco è un ragazzo umile, disponibile, buono e alla mano ma ahimè è completamente pazzo. Decide dapprima che per migliorare il suo gioco deve prendere come riferimento qualcuno di speciale della squadra da cui imparare e carpire i segreti e così sceglie come Sensei niente popò di meno che “Fabietto”. Ora non voglio stare qui a discutere i centomila motivi per cui Fabietto potrebbe non essere il miglior insegnante del mondo, ma forse neanche di Italia, del Veneto, del Comune, dei presenti in palestra…. sta di fatto che dopo aver visto il contropiede in solitaria del suo maestro, l’allievo Cesco nel secondo tempo decide di replicare e migliorare il gesto tecnico: recupero in difesa, coast to coast solitario in palleggio verso l’esterno del campo, salto dai 12 metri e tiro centrale comodamente bloccato dal portiere avversario. Two is mejo che One