Premio Pampolio: 6a giornata di andata
ODERZO – PAESE
Sesta giornata di andata
Si lo so, è parecchio che non ci si vede caro Pampolio, precisamente da quel di Oderzo in una partita tutta matta vinta dagli avversari con merito ma gestita molto molto molto male da direttori di gara e da un commissario decisamente non in forma…… ma bando alle ciance e dopo terapie, psicologi, veterinari, stregoni e chi ne ha più ne metta per ripigliarsi (si scherza ovviamente) rieccoci qui a riprendere da dove ci eravamo lasciati!
PAXO PT 5: Ebbene si! Nemmeno io posso essere immune dal Pampolio, un premio puro e sincero quasi quanto i mondiali di calcio in Qatar! Eh eh questo è difficile da raccontare e ve lo narro in prima persona! Primo tempo, partita tirata, gli avversari partono meglio, poi li raggiungiamo e li superiamo con grande intensità, sono lì in piedi più concentrato del ragù di mia mamma a pensare a che pizza prendere post partita che la stagione del radicchio è partita ma l’ultima volta era un po’ amaro. Avvolto tra i miei dubbi esistenziali cammino avanti e indietro nell’area tecnica e ogni tanto cerco di capire chi schierare e come sistemare la difesa, cioè faccio proprio finta di far l’allenatore serio, quando uno dei due arbitri mi si avvicina ed estrae il cartellino giallo. Rimango un attimino perplesso e l’unica motivazione che mi viene in mente è che l’arbitro sia un venditore di radicchio, che mi abbia letto nel pensiero e che mi ammonisce come consiglio a prendere la pizza giusta. Stranito facendo il gesto con la mano tipo “maaaaa perchè? ” lo guardo e con tono pacato ma infastidito chiedo gentilmente il motivo di tale provvedimento. Più perplesso e stranito di me e alquanto spaventato dalla mia possibile reazione si avvicina e a bassa voce mi dice all’orecchio (in stile Cassano quando parlava in campo con tutti per non farsi sgamare dalle telecamere) che gliel’ha detto il commissario, che non sa perché e mi rasserena che lui non mi avrebbe mai ammonito. Forse ha detto anche tocco blu e non gioco più ma forse ricordo male. Ne deduco che arbitri e commissario stanno giocando al telefono senza fili, uno dice all’altro “che bel cappotto giallo”, l’altro dice “ il Paese gioca in nero e giallo” e l’ultimo capisce “dai al coach un giallo”…. Dopo aver ingerito un’intera pianta di camomilla per calmarmi e fatto passare qualche minuto, affronto il confuso commissario che non si capisce molto bene con il tavolo che chiameremo “malandrino” in onore di Achille Lauro e con i due minuti di esclusione degli avversari i quali entrano ed escono in completa anarchia. Nel ricordargli che un avversario è entrato un minuto prima del previsto (nel video della partita è lampante) e che per una volta me ne son accorto riesco a beccarmi uno “stai zitto torna al tuo posto” più numerose insolenze dal tavolo che mi giudica in malafede… Per carità, sono più stinco di maiale che stinco di santo, ma se proprio serve fare sti sotterfugi almeno fateli bene e non fatevi sgamare! Vabbè, mi sono dilungato, ovviamente tutto procede normalmente senza lieto fine per noi: avversari impuniti, tavolo gonfio di aver il commissario dalla loro e io che capisco di valere meno del due di picche e torno a pensare alla pizza. Ah, dimenticavo il giallo: “ ti è stato dato giallo perché alcuni giocatori si sono alzati dalla panchina per festeggiare un goal”. 5 punti sacrosanti per me, nessuna obiezione giudice!
PESCIONE 3 PT: Vi svelo l’equazione segreta: Pescione sta al Pampolio come il Brasile sta ai mondiali di calcio degli ultimi 20 anni! Ebbene si, parte sempre tra i favoriti, propone un gioco spumeggiante, o si ama o si odia e alla fine, per qualche motivo, non porta a casa la coppa! Ma passiamo al fattaccio che porta il nostro Mattia a pigliare 3 punticini freschi freschi! Secondo tempo, Oderzo cerca di sorprendere Paese in una seconda fase, il velocista Pesce intuisce le intenzioni avversarie e si precipita sul pallone impossessandone. L’avversario però non molla la presa, è lì attaccato, con una mossa degna di Bruce Lee intontisce il povero Pescione che prova a divincolarsi ma l’avversario è cintura nera di scorrettezze e con una mossa sicuramente insegnatagli da Steven Seagal gli strappa un pezzo di maglia e si rimpadronisce della palla. Meno male che interviene il direttore di gara che ha il pieno controllo della gara a sdrammatizzare il tutto chiamando il fallo a favore di Oderzo mentre il nostro Mattia mai visto così agitato prova a rinsanire l’arbitro mostrandogli il pezzo di maglia. Come si dice in Toscana, “Becco e bastonato”!
COMPASSI 1 PT: Giovane talento del Pampolio, riesce sempre a stupirci anche giocando pochi minuti. Entra nel finale per dare forze fresche carico come una molla, difende bene su un avversario e si posiziona in attacco speranzoso di ricevere una palla dai compagni che vedono il pivot come un oggetto misterioso. Ma il nostro compax è baciato dalla dea bendata, tiro forte di Luca che il portiere avversario riesce a respingere con una semispaccata degna di Benji (l’amico di Holly, non di Fede) e palla che arriva in mano al nostro Francy. Controlla per bene il pallone, salto a due piedi, nessuno lo ostacola, portiere a terra dopo una portentosa parata, porta semivuota, tiro e…….. niente, colpisce il portiere a terra che non sa se esultare o ringraziare. Forse un brutto colpo per lo score personale di goals, ma punto d’oro strameritato al Pampolio!
MENZIONE SPECIALE al mio caro amico Brugno, che abbandona figli e famiglia per venire a vedere i suoi ex compagni di squadra, sia da una parte che dall’altra!
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
Premio Pampolio: 9a giornata di andata
PAESE – QUINTO VICENTINO
Nona giornata di andata
Si lo so che il Pampolio è fermo da un po’ e manca qualche partita, in breve tempo verrà aggiornato il tutto ma intanto soffermiamoci sugli ultimi giorni e sulla vittoria casalinga di una sola rete in una piacevole e assolutamente poco stressante partita combattuta contro il Quinto Vicentino. Ah no scusate stavo per fare la cronaca della partita, ma tanto il palazzetto era ancora una volta pieno (GRAZIE!!!) quindi bene o male l’han vista tutti! Passiamo alle cose serie……
“SAGGIORELLA” pt 5 : Il nuovo anno porta una consapevolezza nuova nel nostro Daniele, più maturo, meno emotivo, sempre pronto a ragionare e a dispensare calma, mai una lamentela…. Dopo aver passato le vacanze invernali nella stanza dello spirito e del tempo ad affinare la difesa insieme a Vegeta, Chuck Norris e Andromeda dei cavalieri dello zodiaco (dovevano andare anche Zambo e Luchino ma son arrivati troppo tardi ad occhio), Dani dimostra tutte le sue nuove tecniche di lotta e la capacità di difendere ogni avversario in ogni parte del campo, cosa che fa ingolosire non poco coach Paxo che lo usa come Gigi la Trottola, un pòpò di qua e un pòpò di là. La sua trasformazione da anatroccolo nero in cigno bianco detto anche Crystal si manifesta in particolare in due episodi: siamo nel primo tempo, Dani viene buttato nella mischia per dare linfa alla difesa e centimetri in attacco (suona male ma ormai l’ho scritta). Ed è proprio in difesa, in una delle sue prime azioni di gioco, che la Saggiorella costringe l’avversario ad imbucarsi nell’angolo manco fosse una partita di biliardo, lo disturba con una delle sue nuovissime skills senza far fallo e gli scippa il pallone manco fosse un borseggiatore a Barcellona (evito di scrivere città italiane và)…. Coach Paxo è lì a pochi metri dal suo giocatore, estasiato sta per esaltarlo e dirgli tutto il bene che gli vuole per quella palla recuperata. Ma Dani ha potenziato solo la difesa, il pallone in mano scotta troppo cosi decide di tenerlo per pochi decimi di secondo e lanciarlo alla cieca verso la metà campo avversaria dove secondo lui avrebbe visto il compagno di squadra Samu la Lepre. Palla comodamente in mano ad un avversario meravigliato da tanta bontà, Paese che rimane in difesa e coach che non è riuscito nemmeno a finire di dire bravo che la Saggiorella ne ha già combinato una delle sue.
A rafforzare i 5 punti di oggi e a chiudere la pratica Pampolio ci pensa qualche minuto più tardi in un altro siparietto con il suo coach! Rigore per Paese, Paxo lo chiama al volo per un cambio visto che è il più vicino alla panchina in quel momento per far entrare Jack addetto all’esecuzione del rigore…. Sbuffata palese, cambio volante e sequela di lamentele verso il coach “son appena entrato, che cavolo mi sostituisci…. Cosa ho fatto di male…. Non posso fare neanche un errore che subito mi sostituisci Bla bla bla” mentre Paxo prova ad ignorarlo e cerca di spostarlo per vedere se facciamo goal su rigore… Goal, cambio di nuovo tra i due giocatori, faccia della Saggiorella tipo “Ah ops” e tutto che procede come sempre; con consapevolezza, calma, testa, maturità…
“GIGIO” pt 3: “A gennaio torno….” Questo l’ultimo messaggio (o minaccia) che ci aveva lasciato Gigio tanto tempo fa prima di intraprendere la sua avventura verso il Monte Fato insieme ad una strana compagnia formata da uno stregone, un elfo, un paio di reali ma non britannici, cinque amici non troppo alti e lui con la sua mania per l’ascia. Non sappiamo bene se sia andato a sciare o a bersi grappette in rifugio in sto Monte Fato, ma da come è tornato mi sa che il Monte era Fato Male.
Anelli a parte, Gigio porta tutta la sua esperienza e la sua proverbiale furbizia a disposizione di Coach Paxo, sollevato di averlo in panchina contro una squadra di vecchi volponi come il Quinto Vicentino. Siamo nel primo tempo, i bad boys paesani sono partiti forte ma si sono inceppati subendo la rimonta degli avversari, serve una scossa, serve uno che dia un po’ di ordine in campo, che diriga la difesa e che coordini l’attacco….. serve uno che ha superato mille battaglie, l’ultimo dei MohiNani…. Serve Gigio!
Si scalda brevemente le brevi braccia, entra a primo in difesa, dà una mini indicazione al compagno vicino…. gli avversari intanto attaccano con uno scalare verso l’ala che riceve, va per saltare….. Gigio chiude con i suoi 250 anni di esperienza sul campo…. Rigore ed esclusione per due minuti contro, neanche il tempo di chiamare una giocata in attacco che si ritrova riseduto in panchina per la gioia del coach! 15 secondi da vero veterNano, bentornato Gi!
“LUCACCO” pt 1: Regala un finale thriller a tutti i presenti in palestra: Paese sopra di 2 reti con possesso palla, mancano circa 30 secondi alla fine della partita, gli avversari han capito che la partita è persa, Paese ha capito che la partita è vinta, gli arbitri han capito che la partita è finita, il pubblico è pronto ad applaudire la squadra e in panchina si tira un sospiro di sollievo. Insomma, tutti han capito tutto tranne lui, il Pippo Inzaghi dei poveri, bomber di razza che ignora tutti i segnali sopracitati, che non guarda il tabellone, che non ascolta le urla “FERMOOOO” e “NOOOOO” perché il goal è l’unica cosa che conta e in un baleno tira una ciofeca in porta che il portiere avversario neutralizza, azione di rimessa e avversari increduli a -1 con 10 secondi sul cronometro. Taci che poi la palla non è arrivata a Zambo, precipitatosi a metà campo per provare ad emulare il compagno, con tutti in panchina a rischio infarto.
“ZAMBO” pt 1: Eminem Zarro Zambo si presenta in palestra con i capelli tinti biondi quasi platino ma più platano e qualche sbavatura, lavoro fatto con estrema cura e precisione dall’amico becchino che nel tempo libero beve spritz e colora capelli esattamente in quest’ordine. Di solito il pampolio non si fa infinocchiare da questi tentativi subdoli per pigliare punti (anche se un po’ funzionano eh) e in attesa di vedere Matteo il rosso con i capelli blu, Sergione con i capelli rosa e Lollo con una fidanzata dona comunque un punticino all’esplosivo biondino. Ad avvalorare tale scelta un altro bellissimo episodio di comprensione tra coach e giocatori: passivo in attacco, ci mancano due passaggi, coach che chiama il tiro di Daniele dai nove metri su punizione, la squadra come sempre ascolta il consiglio, pallone a Zambo, tiro più brutto e debole di un gintonic preparato da Lollo e si va a professare calma, gioco, testa e blablabla.
MENZIONE SPECIALE all’efficienza della dirigenza della Pallamano Paese, trasformatasi per l’occasione in un team di asciugatori del campo muniti di straccetto personale per permetterci di giocare a pallamano e non a pallanuoto.
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
UNDER 15: PAESE CEDE IN CASA AL CAMISANO
UNDER 15: UNA VITTORIA SOFFERTA A PADOVA
Anticipo infrasettimanale per gli Under 15 trevigiani impegnati a Padova sul sempre ostico campo del Cellini. Vittoria 33-32 per i paesani al termine di una gara sofferta, giocata sempre a rincorrere nel punteggio gli avversari e vinta nei minuti finali dove Paese ha sbagliato meno e ribaltato il risultato. Di buono ci portiamo a casa i due punti , ottenuti al termine di una insufficiente prova difensiva soprattutto nel primo tempo dove la 3-2-1 veniva costantemente messa in difficoltà dalla maggiore fisicità dei nostri avversari e Paese incapace di trovare le giuste collaborazioni. Meglio la ripresa dove una ritrovata solidità difensiva unità al minor numero di errori al tiro ha portato al ribaltamento del risultato. Indubbiamente questa squadra ha tanti gol nel DNA ma siamo consapevoli che dobbiamo sempre mantenere ritmo e concentrazione alti per sopperire al gap fisico con le altre compagini. Paese ritornerà in campo giovedì 22 dicembre alle 19,30 dove a padernello arriverà Camisano rossa e servirà decisamente un altro piglio rispetto a ieri per fare risultato.
UNDER 15: UNA PARTENZA SPRINT
Premio Pampolio: 6a giornata di andata
CELLINI PADOVA – PAESE
Sesta giornata di andata
Cosa potrebbe essere successo in una trasferta a Padova di domenica sera? Non ci resta che scoprirlo:
“JACKINO” PT 5: Il nome più gettonato della pallamano Paese è Giacomo con tre elementi di spicco nella nostra classifica Pampolio: leggenda narra che la società ha vietato le iscrizioni giovanili per i prossimi 5 anni per tutti coloro che si chiamano Giacomo. Non è cattiveria, è solo un autentico bisogno di disintossicazione da un nome che fa paura e un invito alle famiglie di pensarci bene prima di usare quel nome!
Ma passiamo alle cose serie, anzi serissime, quasi quanto l’espressione di Jackino, il nostro mancino arrivato dal basket che a Padova entra in partita nel secondo tempo. Periodo complicato per il nostro globetrotter che non riesce ad allenarsi granché ma approfitta di un confuso Pesce per venire in trasferta e giocarsi le sue carte da poker polacco (chi sa… sa).
L’episodio chiave arriva durante un attacco per Paese, azione un po’ turbolenta che finisce nelle mani del nostro giovane giocatore…. Punta il difensore, riceve a detta sua un mezzo pugno che lo tramortisce e l’arbitro, in palestra più per far “bella ma non troppa” presenza che altro, decide senza grossi motivi di chiamare fallo in attacco per Jackino…. Dal simpatico Jack Black all’inquietante Jack Nicholson ci vuole un secondo, ed ecco la trasformazione più emozionante dopo quella di Goku in Supersayan.
Jackino Cola infatti, ancora con la palla in mano, cambia espressione e perfino i capelli si agitano (ma purtroppo non diventano biondi), decide di scaraventare il pallone in aria con gesto di schifo nei confronti del direttore di gara che a modo suo lo insegue e gli fa segno dei due minuti di esclusione. Ma durante la trasformazione più toccante dopo quella di pikachu in raichu o da bisame a basame, il nostro jack si è completamente dimenticato ogni regola di gioco e, oltre a buttar via la palla in maniera scenografica, decide di tornare bellamente in difesa senza cagare minimamente le gestualità dell’arbitro che continua a fischiettare e a fare sto gesto strano delle due dita. Nemmeno un agitato pubblico che continua ad urlare “rosso” lo scalfisce, ma qui si può capire il dubbio visto che “Matte the Red” era in quel momento in campo e quindi chiunque avrebbe pensato che ce l’avessero con lui.
Taci che coach Paxo non è sprovveduto come Lollo e, richiamandolo in panchina per una finta sostituzione, riesce finalmente a far uscire Jack lo Squartatore smemorato dal campo. Tutto e bene quel che finisce bene, buona la prima per Jackino Stockton, un tiro da 3 e 2 liberi per lui al Pampolio!
“LUCACCO” PT 3: Continua il momento d’oro per il ragazzo senza codino, che fa goal e piglia pure punti, una combo che non si vede spesso qui. Probabilmente ispirato dal silenzioso e rilassante viaggio in auto a pochi centimetri da terra con gli amici Zambo- Tune e CustomLollo, Lucacco sembra avere una marcia in più e uno scarico più grosso rispetto agli avversari. Cosi, probabilmente alimentato dal Nos (se non sapete cos’è non avete mai visto nessun Fast and Furious nella vostra vita e non so come aiutarvi) fregato dalla macchina di Zambo, eccolo scattare in una seconda fase micidiale. Il difensore padovano prova a rimanere in scia, a raggiungerlo e a stargli sotto, ma la Lucar ha troppi cavalli e lo stacca nei metri finali, quelli che servono per ricevere palla, andare verso il portiere, saltare e spaccare la porta! Peccato che il tonto biondo non sappia minimamente controllare il nuovo assetto e, calcolando malissimo le distanze e la lunghezza del salto proporzionato alla rincorsa (lo so sembra una formula matematica) finisca schiantato in malo modo addosso al palo. Scena veramente esilarante e nessuna preoccupazione per il team Pallamano Paese visto che tutti sanno che Luca ha mangiato il frutto Gom Gom, che rende il suo corpo di gomma e che lo farà diventare il re dei pirati insieme alla sua ciurma.
“COMPAX” PT 1: Se fosse un cartone animato Francesco sarebbe Ralph Spaccatutto, un tenero gigante con la faccia buona costretto a fare il “cattivo”. Peccato che nella vita reale nessuno abbia obbligato Compax a dover fare “il cattivo” e non è nemmeno molto bravo a farlo, ma lui non lo sa e a Padova, sul +13 per Paese e partita già archiviata, riesce a prendere due minuti di esclusione piuttosto buffi! Come? Francy Spaccatutto carica i muscoli e dà un bello spintone al povero malcapitato che si trova davanti…. Avversario che vola come un aereoplanino di carta e arbitro indeciso sul da farsi che chiama fallo ma incredibilmente perdona il gesto irruento. Da qui la vita ci insegna che ci sono due vie: la via sportiva della saggezza misto furbizia, dove è lecito capire che sei stato graziato e facendo finta di nulla cerchi di non farti più vedere dall’arbitro per qualche minuto in modo che si dimentichi di te…… o la via Compassi, dove in uno status di beata ignoranza 10 secondi dopo fai un’ altra uscita sull’attaccante, ottimo placcaggio e schienata a terra che Hulk Hogan (volevo scrivere Rey Mysterio con la 619 ma mi sa che nessuno sa nulla di wrestling) spostati proprio. Inevitabili questo giro i sacrosanti due minuti con Francy che, ritornato un tenero cucciolo dopo la sfuriata, china il capo e chiede scusa all’arbitro dandogli pienamente ragione e, a differenza di Jackino, corre veloce verso la panchina.
MENZIONE SPECIALE a Pescione, che nonostante la convocazione pensa bene di rimanere a casa sotto le coperte a finire la quarta stagione di “una mamma per amica”! Non si capisce granché se sia malato, se abbia il covid, se sia intrappolato in un pozzo o se sia stato rapito dagli alieni. L’unica cosa sicura è che il giorno dopo, il lunedì, si presenta regolarmente in palestra a fare allenamento. Pescione come l’uomo tigre, “misteriosa la sua identità è un segreto che nessuno sa”……
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
SERIE B: UN CONVINCENTE PAESE PIEGA IL CELLINI 20-36
Dopo una bella prova in casa contro Torri, Paese cerca conferme a Padova domenica 27 novembre contro la formazione del Cellini che lo scorso campionato aveva creato non pochi problemi ai trevigiani.
I padroni di casa partono forte piazzando subito un 2-0 nei primi due minuti, Paese non si impressiona più di tanto, regola la difesa e con delle belle giocate in attacco piazza un parziale di 6-0 mandando a segno tutti e 6 i giocatori schierati in campo.
Cellini accusa il colpo, nonostante un ottimo giro palla fatica a trovare la via del goal grazie anche ad un Bresolin concentrato tra i pali. Paese invece continua a girare a meraviglia e a metà del primo tempo ha già chiuso virtualmente il match sul punteggio di 12 a 4 con una bella rete di Pozzebon Tommaso.
Coach Paxo ne approfitta per apportare qualche modifica alla formazione ma il risultato non ne risente e a fine primo tempo il tabellone segna 20 a 9 per i trevigiani in pieno controllo della partita.
Davvero una prima frazione giocata bene dalla pallamano Paese, ordinata e concentrata in difesa e ispirata nella manovra offensiva, con i goal ben distribuiti tra i giocatori in campo.
Secondo tempo che vede un accenno di reazione dalla giovane squadra padovana, ma Paese rimane a distanza di sicurezza fino al fischio finale sul 20-36.
Ottima prova di tutta la squadra nonostante qualche esperimento del coach; da segnalare l’ottima prestazione di Rossi autore di 6 reti e l’esordio assoluto su un campo da pallamano per Sartor visibilmente emozionato.
Ora pronti ad un vero tour de force, che parte con una grande sfida contro una rivale storica già sabato 2 dicembre, contro la forte Oderzo. E, neanche a dirlo, Forza Paese!
PAESE: Pozzebon M. Girotto, Rossi 6, Nasato, De Conto 4, Pozzebon T. 3, Bresolin, Cacco 7, Zambon 5, Saggiorato 3, Compassi, Vettoretto 1, Sartor, Zaratin, Bordignon 3, Pozzobon 4. All. Vendramin
Premio Pampolio: 5a giornata di andata
PAESE – TORRI
Quinta giornata di andata
Dopo la performance straordinaria di Vicenza, purtroppo Paese – Torri è stata una bella partita e gli episodi di cagate pazzesche sono veramente al minimo termine… ma vediamo cos’ha scovato l’occhio del Pampolio:
“DAMIANONE” 5 PT: Raro vedere il nostro lungaccione in questa rubrica vista la sua propensione a fare poche cose e a farle bene. Ed infatti quando entra in classifica Pampolio lo fa nella maniera migliore, con 5 punti frutto di due episodi meravigliosi. Il primo, durante il secondo tempo di una partita tirata quasi quanto la maglietta di Sergione post cena di costate, lo vede sperimentare la brezza di una simulazione per la quale è in lizza per il premio Neymar 2022/23! Paese recupera palla e parte con una seconda fase confusionaria, un giocatore del Torri prova a bloccare l’azione…. La palla è in mano a Damiano, in campo il più anziano, di capelli castano, uno zio australiano, nato probabilmente a Conegliano, gli piace suonare il piano, nipote del fotografo Giuliano, sport pallamano, parente alla lontana anche del Nano, a Komodo c’è il varano! Dicevamo che la palla è in mano a Dami, che supera agevolmente l’avversario che con un braccio prova a fermarlo, troppa la forza dirompente del nostro terzino che però, un metro dopo, si ricorda di quando da piccolo si divertiva a giocare ai cowboy (ora invece è più concentrato sulle mucche), di quando faceva dei veri e propri finti duelli tra pistoleri nei quali lui faceva sempre quello che veniva colpito. Eccolo quindi capitolare in grande stile per terra, il finto proiettile l’ha centrato in pieno e come un vero stuntman rimane a terra stecchito tra le risate un po’ di tutti! Indovinate chi ha messo gli occhi su di lui per un nuovo film western? Proprio lui, il nostro regista ultrapremiato, la Saggiorella!
Nel postpartita invece, dopo un paio di spritz e di birrette decide di stemperare la tensione a cena e di salvare il soldato Ricky seduto a fianco a lui coinvolto suo malgrado da un simpatico vecchietto che si era portato il karaoke a cena e obbligava i commensali a cantare canzoni casuali. Ricky infatti, più timido di un coniglietto, si ritrova il molesto signore alle spalle che gli offre il suo microfono (Lollo non trovarci doppi sensi mi raccomando!)… Panico Ricky passa un paio di secondi più imbarazzato dell’Argentina che perde con l’Arabia Saudita e poi, Damiano, professione eroe, afferra il microfono, si alza in piedi, stecca un paio di note e si esibisce in una performance canora da brividi a squarciagola che fa abbassare la cresta pure al simpatico vecchietto. Folla in delirio, dopo i Maneskin anche la Pallamano Paese ha il suo frontman Damiano!
“LUCACCO” 3 PT: Periodo di forma stratosferica per il nostro Luchino, che, nonostante gli abbiano tagliato il codino come a Goku, non ha perso i suoi poteri e anzi, dopo 6 anni di pallamano, ha finalmente imparato a tirare di rimbalzo, che a sorpresa sembrerebbe più efficace di tirar fortissimo sui muri della palestra! Ma tralasciamo la partita per un memorabile postpartita, che, oltre un karaoke e una tombola improvvisata da veri giovani, vede il nostro Luca dover fare una scelta, come se fosse davanti ad un Bivio (dovete leggerlo come farebbe Enrico Ruggeri, il conduttore del programma televisivo preferito dal mio amico Mitch).
Il bomber di giornata vede da una parte i suoi amici far macchinata per andare in un noto locale trevigiano a ballare dove però la serata costa ben 25 euro e dall’altra un comodo divano dove riposarsi dopo una partita che ha tolto parecchie energie….. Che fare? Per sua fortuna nei paraggi si trova il sapiente coach Paxo, perenne fonte di ispirazione che sa sempre cosa fare ed elimina tutti i dubbi esclamando “si va a far festa da Manny” e fa salire in un’improbabile macchinata capitan Breso, Bomber Lucacco (che è un Lukaku più bianchiccio) e la responsabile degli approvvigionamenti Vale Flag.
Da notare che Manny non è il nome di un locale, bensì di un fantastico tifoso che quel giorno compiva 18 o 19 anni e faceva un bel party lì vicino al quale i suoi amici più stretti nonché giocatori erano invitati e presenti ( i soliti Mc Zambo, PizzoPazzo, Lollodrink, BevochemepassaTom, i fratelli JegerSam e BombJack e con la partecipazione speciale di SorrisonePesce).
Ecco diciamo che coach Paxo non era propriamente tra gli invitati (forse era sfuggito l’invito ufficiale, ti perdono Manny tranquillo!), ma, chiesta la posizione della festa alla talpa di fiducia, ecco la scintillante auto irrompere al party! Dopo aver salutato i compagni di squadra (o quello che ne rimaneva) ecco arrivare un simpatico ragazzetto con gli occhiali che si avvicina al nostro Luca ed esclama “ciao Cacco!!!!”…. Luchino lo guarda perplesso e in tono piuttosto indifferente risponde “Ciao…. Ma chi sei?” “ehm… sono Manny” con i presenti che scoppiano in una fragorosa risata! Lucacco, il divin codino, 3 punti!
“MATTEO THE RED” 1 PT: Bella prova del nostro portierone dalle chiare origini irlandesi che decide di festeggiare dieci minuti di imbattibilità invitando alcuni amici, ma soprattutto amiche, a cena con parte della squadra (i soliti che son stanco di scrivere devono andar al festino di Manny alle 20.30 tipo che fan bollire la pasta zio pera!)
Subito adocchiate da tutta la squadra, le due fanciulle vengono catapultate in una serata trash d’altri tempi e probabilmente non le vedremo mai più, ma, abituati a uomini, animali e trattori, più di qualcuno fa il pensierino “Hai capito il Matte, questo birichino”! Nessuno, un po’ per timidezza, ma soprattutto per la reazione che potrebbe avere il nostro matteorosso (tutti sappiamo che “el pi bon dei rossi ga copà so pare” che tradotto sarebbe “il più buono dei rossi ha ucciso suo padre” per gli amici non veneti) si espone con le ragazze o interrompono la “romantica” cenetta. Nessuno tranne coach Paxo che, a fine cena, forte del suo ruolo di Mister, piazza qualche battutina e invita il gruppetto a seguirli alla famosa festa di Manny (ovviamente non aveva letto il messaggio della sua spia con scritto “puoi venire alla festa ma non portar gente”).
Rimbalzato dal buon Matteo che probabilmente aveva altri loschi piani, ci si appresta a salutarsi quando arriva la nostra addetta agli approvvigionamenti, la Vale Flag, che, armata di curiosità femminile, provoca in maniera innocua un po’ il nostro portierone chiedendo chi fossero le due ragazze e se qualcuna era magari lì per lui…. Sguardo infuocato stile charizard di Red Matt che con un perentorio “Giù le mani” smorza ogni possibile discorso e pietrifica la povera Vale Flag. Giù le mani gente, in città c’è un nuovo sceriffo, Calamity Matt!
Menzione speciale al tavolo e ai nostri cari Oscar e Andrea che ci portano in un’atmosfera da brividi, stile una cena col delitto, in cui ancora oggi non si sa chi è il colpevole e cosa possa essere successo. Si sono adoperate le più importanti agenzie segrete del mondo per risolvere il misterioso enigma… CIA, CSI MIAMI, X-FILES, persino i GHOSTBUSTERS e SCOOBY DOO stanno analizzando ogni dettaglio per capire come il nostro Samu abbia potuto prendere due minuti di esclusione, segnato nel referto, ad inizio secondo tempo visto che non ha giocato neanche un minuto… poteri paranormali girano a Padernello, siete avvisati!
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese
SERIE B: BELLA SFIDA FRA PAESE E TORRI, FINISCE CON UN PAREGGIO 29-29
Partita di cartello della serie B quella andata in scena al Palasutto di Padernello alle 16.30 sabato 19 novembre tra Paese e Torri, entrambe ancora imbattute in campionato.
Parte forte la squadra di casa che dopo soli 5 minuti conduce per 5 a 2 grazie anche a due reti di Pozzobon dall’ala destra, ma Torri non si fa sorprendere e agguanta il pareggio già al 10’ minuto.
Primo tempo a ritmi frenetici tra le due squadre che non si risparmiano e rispondono colpo a colpo in un sostanziale equilibrio fino al 20’ quando i vicentini approfittano di un’esclusione per due minuti ai danni di Segura e vanno sopra di 3 reti.
Paese non si disunisce e grazie anche ad uno scatenato Zambon autore di 5 reti si rifà sotto, e all’ultimo agguanta il pareggio sul 17-17 grazie ad una bella giocata di Rossi.
Si va negli spogliatoi dopo una prima parte di gara giocata bene da entrambe le squadre e con tanti goal al referto, con Torri che sfrutta la velocità e le sue armi migliori in attacco e con Paese che risponde con una grande prova di squadra dopo la brutta prestazione della settimana prima.
Nella ripresa la musica non cambia e al 7 minuto si è ancora sul 21-21, poi black out Paese che sbaglia qualche conclusione di troppo dai 6 metri e permette una piccola fuga al Torri che si porta sul +3.
Coach Vendramin prova a suonare la carica con un timeout, la reazione sembra esserci ma al 15’ il risultato continua ad essere a favore degli ospiti per 24-26.
Ultimo quarto d’ora che si fa più delicato, salgono in cattedra i portieri con numerose parate decisive, il ritmo cala lievemente e la tensione misto stanchezza in ambo le squadre si fa sentire. Ne nasce un finale avvincente, con Torri che sembra avere una marcia in più e riesce a mantenere i tre goal di scarto fino al 20’ minuto col tabellone fermo sul 26-29. Da qui invece Pozzebon tira giù la saracinesca e chiude di fatto la porta ai vicentini, Paese ci crede e grazie ad un ispirato Cacco, autore di ben 10 reti, agguanta il pareggio a 30 secondi dalla fine con risultato finale sul 29-29.
Gran bella partita tra due squadre giovani e ben organizzate, partita corretta e un pareggio giusto che lascia un po’ di amaro in bocche ad entrambi i team. Un plauso a Paese che dimostra di essere una squadra in continua crescita e che nonostante le numerose assenze sta disputando un signor campionato. Il solito caloroso abbraccio al meraviglioso pubblico sempre numeroso e passionale che ci fa dare sempre il massimo. Ora testa al Cellini, prossimo avversario dei paesani in un’ostica trasferta domenica sera a Padova. Ovviamente, forza Paese!
PAESE: Pozzebon M., Rossi 2, De Conto 3, Pozzebon T., Bresolin, Brianese, Cacco 10, Zambon 6, Saggiorato 2, Compassi, Vettoretto, Batista, Zaratin, Bordignon 1, Pesce, Pozzobon G. 5, All. Vendramin