Premio Pampolio: 1a giornata di ritorno
VENEZIA – PAESE
Prima giornata di ritorno
Prima giornata di ritorno di questo campionato e subito trasferta ricca di insidie per la Pallamano Paese, che deve raggiungere la palestra a Venezia alle ore 12.00 nell’ultima domenica di carnevale, operazione talmente ardua che perfino Tom Cruise sta pensando ad un nuovo capitolo di Mission Impossible.
“MARIO THE PRES” 5 PT: Parte assai bene la mattinata del sommo presidente che si presenta alla stazione di Treviso in perfetto orario con i biglietti per tutta la squadra e con il tempo necessario per bere un orripilante caffè al bar. Il treno è in orario, il “pastore” Mario riesce a mantenere il gregge di pecoroni in un’unica carrozza, la giornata procede liscia come la pelle di Lollo dopo aver fatto la doccia col suo bagnoschiuma esfoliante gusto mucca. Anche la partita piglia subito la piega giusta e ben presto si viaggia sui 10 goal di scarto, gli animi sono sereni ma ad un certo punto qualcosa turba il Mario… Siamo a metà secondo tempo, al tavolo si dimenticano di segnare un goal e da bravo presidente attento Mario se ne accorge e richiama il direttore di gara che gli fa cenno “arrivo subito”. La partita continua ma l’arbitro non arriva, The Pres inizia a spazientirsi e richiama il secondo arbitro ma anche lui fa finta di non capire e procede dritto…. Mario capisce di valere meno del due di bastoni a scopa, la vena sulla testa inizia a pompare più di Jack quando fa piegamenti, non riesce a capacitarsi di come i due arbitri in campo possano ignorarlo continuamente, prova anche a coinvolgere un tranquillo coach Paxo che se ne sta li più rilassato di Bob Marley in pennichella al mare. Poi, colpo di genio assoluto, si frega il cartellino incustodito, si presenta al tavolo e ferma il gioco per un time out tecnico: giocatori che vanno da coach Paxo che sorridente non ha assolutamente nulla da dire e “The Pres” che ne approfitta per spiegare le sue ragioni ai direttori di gara esordendo con un bel “devo chiamare un time out per avere la vostra attenzione????” La gita veneziana si conclude con un ritorno frettoloso del presidente insieme ai gemelli Parra e il buon Bettiol che, a differenza del resto del team, riescono a prendere il primo treno disponibile per il ritorno. Alla stazione di Treviso grossi saluti tra Mario e la famiglia Parra automunita, manca solo Bettiol da portare a casa, Mario si gira per richiamarlo ma, alla faccia di Houdini, il giovane giocatoronzo della pallamano Paese è scomparso. Neanche il tempo di stampare una foto di Bettiol sui cartoni del latte e scriverci missing che si scopre che ha preso l’autobus per andare dalla nonna. Come ci insegna la parabola del buon pastore, egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori…. Ma se uno è troppo pecorone lo si lascia andare per la sua strada! Benvenuto in classifica pres!
“SIVI” 3 PT: Grande amante delle gite in laguna, l’infortunato Sivi decide di accompagnare il team portando tutto il suo contagioso entusiasmo e sempre pronto a dir una buona parola al suo pupillo Jack. L’episodio che porta i punti è un mix di fantascienza, buchi neri tridimensionali, avventura e adrenalina avvolti in una nube di mistero visto che solo pochi hanno potuto assistere al fatto paranormale. Un capitan Breso stranamente in forma tra i pali sfodera una parata d’altri tempi in semispac-cata con palla che si impenna e finisce direttamente sugli spalti. Dovete sapere che a Venezia c’è una specie di terrazza che guarda il campo dall’alto dove ammirano la partita i tifosi quindi una volta superata nessuno dei giocatori, allenatori e arbitri in campo può sapere dove sia finita la palla. Passa qualche secondo ma la palla non scende, passa un minuto e la palla non scende; arbitro costretto ad interrompere il gioco e un’intera palestra che guarda in alto in attesa di capire quando scenderà questa benedetta palla. Nessuno del pubblico sembra in grado di recuperare la palla, ma per fortuna Matteo, supereroe travestito da nerd, è lì in agguato, si toglie gli occhiali, si mette un po’ di gel e una tutina attillata tipo superman e si trasforma in Siviman! Ora, il racconto dei presenti narra di Siviman che entra dentro un armadio, combatte a suon di porchi i nemici, si incastra non si sa bene dove e dopo un po’ se ne esce con la palla tra gli applausi increduli. Qualcuno potrebbe chiedersi che ci faceva un armadio in tribuna? O come ha fatto ad entrare in un armadio la palla? O come ha fatto ad entrarci Sivi? O come ha fatto Sivi a muoversi senza occhiali? Tante sono le domande, ma noi non siamo investigatori e la storia ci piace assai!
“DAMIANO” 3 PT: Più esilarante da vedere che da raccontare, il noto cantante dei maneskin che il weekend preferisce giocare a pallamano fa della grazia e della coordinazione le sue principali virtù. Così, tra un volteggio e l’altro, dopo l’ennesima buona difesa, eccolo lasciarsi andare in un prodigioso scatto a bruciare gli avversari. Occasione troppo ghiotta per non consegnargli la palla che arriva precisa, buon primo controllo del frontman della pallamano paese che in un momento di panico e confusione non capisce più dove si trova esattamente. Cioè, sa benissimo di essere in palestra a Venezia, ma non sa esattamente in che posizione e, convinto di essere al limite dell’area avversaria, decide di utilizzare le sue doti da equilibrista. Ne nasce un tiro quasi al volo di una bruttezza rara, un movimento talmente scomposto da affascinare Roberto Bolle con palla che finisce lenta e poco insidiosa a centro porta per una facile parata di uno sbigottito portiere avversario. Ah, dimenticavo, ovviamente il buon Dami era distante metri e metri dalla porta, almeno 10, il che rende il tutto ancora più speciale per un gesto tecnico passato sottotraccia dai più, ma non dall’occhio vigile del Pampolio.
“LOLLO” 1 PT: Dite la verità, non fate i timidi, quanti di voi sono stati “schitati” (dicesi “schito” lo sterco di uccello) da un piccione a Venezia? Anche di striscio, o magari vi siete seduti sopra, si insomma secondo le statistiche istat almeno 1 su 2 ha avuto a che fare con cacchette di piccione nella sua vita veneziana. Escludiamo per un attimo quanti si sono fatti fregare il cibo dalle mani dai gabbiani e torniamo ai piccioni…. Quanti di voi invece sono arrivati a Venezia in treno già schitati? Cioè che dovete ancora scendere dal treno e avete già un bel ricordino sul cappuccio della felpa? Nessuno? E’ impossibile? La risposta è solo una, inizia con L e finisce con OLLO.
“ZAMBO” 1 PT: Per gli amanti della pallamano il tiro “franco” ha sempre il suo fascino. Capita infatti che allo scadere del tempo non si sia riusciti a concludere l’azione e il regolamento prevede un tiro dai 9 metri senza poter saltare e con tutta la difesa avversaria schierata pronta a stopparti. Poche volte si riesce a far goal vista la difficoltà ma quelle volte è un’emozione davvero unica, specie se il punteggio è in bilico! Ed eccoci al finale del primo tempo, tiro franco a favore della Pallamano Paese e un motivato Zambo decide di provarci, se la sente, è concentrato, ce l’ha in canna. Arbitro fischia, zambo distrae la difesa con una gran finta e…. tiro brutto brutto altissimo sulle capriate e grasse risate in palestra.
“COMPAX” 1 PT: Forse meriterebbe di più, ma il buon compax tende a ripetere le stesse magie partita dopo partita e il Pampolio non ama le ripetizioni, è sempre alla ricerca della novità! Impossibile però non inserire Francy a punteggio, che parte subito con una delle specialità della casa, passaggio in salto in seconda fase a caso e palla che finisce chissadove. Rincara la dose con una delle sue “palla c’è palla non c’è” con palla che sembra essere salda tra le mani su un passaggio al pivot ma poi abracadabra in realtà non c’è più! Dolce finale con bagarre in una seconda fase avversaria, recupero incredibile di un gemello sull’avversario veneziano e palla vagante che si muove lentamente. Il più vicino, manco a dirlo, e il nostro compax che con aria distratta guarda in direzione della palla ma i pensieri sono altrove. Risultato scontato, avversario distante anni luce che anticipa Francy.
MENZIONE SPECIALE al trio delle meraviglie VALE FLAG, GLORIA e SPAC, trio di tifosi (o appassionati di bacari per il post partita) che riesce a perdere il treno, venire in macchina e, non contenti, a non trovare il modo di entrare in palestra. Da notare anche come VALE FLAG abbia distribuito a destra e a manca i tramezzini speciali preparati da coach Paxo la sera prima per affrontare meglio la giornata.
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese