Premio Pampolio: 9a giornata di andata
PAESE – QUINTO VICENTINO
Nona giornata di andata
Si lo so che il Pampolio è fermo da un po’ e manca qualche partita, in breve tempo verrà aggiornato il tutto ma intanto soffermiamoci sugli ultimi giorni e sulla vittoria casalinga di una sola rete in una piacevole e assolutamente poco stressante partita combattuta contro il Quinto Vicentino. Ah no scusate stavo per fare la cronaca della partita, ma tanto il palazzetto era ancora una volta pieno (GRAZIE!!!) quindi bene o male l’han vista tutti! Passiamo alle cose serie……
“SAGGIORELLA” pt 5 : Il nuovo anno porta una consapevolezza nuova nel nostro Daniele, più maturo, meno emotivo, sempre pronto a ragionare e a dispensare calma, mai una lamentela…. Dopo aver passato le vacanze invernali nella stanza dello spirito e del tempo ad affinare la difesa insieme a Vegeta, Chuck Norris e Andromeda dei cavalieri dello zodiaco (dovevano andare anche Zambo e Luchino ma son arrivati troppo tardi ad occhio), Dani dimostra tutte le sue nuove tecniche di lotta e la capacità di difendere ogni avversario in ogni parte del campo, cosa che fa ingolosire non poco coach Paxo che lo usa come Gigi la Trottola, un pòpò di qua e un pòpò di là. La sua trasformazione da anatroccolo nero in cigno bianco detto anche Crystal si manifesta in particolare in due episodi: siamo nel primo tempo, Dani viene buttato nella mischia per dare linfa alla difesa e centimetri in attacco (suona male ma ormai l’ho scritta). Ed è proprio in difesa, in una delle sue prime azioni di gioco, che la Saggiorella costringe l’avversario ad imbucarsi nell’angolo manco fosse una partita di biliardo, lo disturba con una delle sue nuovissime skills senza far fallo e gli scippa il pallone manco fosse un borseggiatore a Barcellona (evito di scrivere città italiane và)…. Coach Paxo è lì a pochi metri dal suo giocatore, estasiato sta per esaltarlo e dirgli tutto il bene che gli vuole per quella palla recuperata. Ma Dani ha potenziato solo la difesa, il pallone in mano scotta troppo cosi decide di tenerlo per pochi decimi di secondo e lanciarlo alla cieca verso la metà campo avversaria dove secondo lui avrebbe visto il compagno di squadra Samu la Lepre. Palla comodamente in mano ad un avversario meravigliato da tanta bontà, Paese che rimane in difesa e coach che non è riuscito nemmeno a finire di dire bravo che la Saggiorella ne ha già combinato una delle sue.
A rafforzare i 5 punti di oggi e a chiudere la pratica Pampolio ci pensa qualche minuto più tardi in un altro siparietto con il suo coach! Rigore per Paese, Paxo lo chiama al volo per un cambio visto che è il più vicino alla panchina in quel momento per far entrare Jack addetto all’esecuzione del rigore…. Sbuffata palese, cambio volante e sequela di lamentele verso il coach “son appena entrato, che cavolo mi sostituisci…. Cosa ho fatto di male…. Non posso fare neanche un errore che subito mi sostituisci Bla bla bla” mentre Paxo prova ad ignorarlo e cerca di spostarlo per vedere se facciamo goal su rigore… Goal, cambio di nuovo tra i due giocatori, faccia della Saggiorella tipo “Ah ops” e tutto che procede come sempre; con consapevolezza, calma, testa, maturità…
“GIGIO” pt 3: “A gennaio torno….” Questo l’ultimo messaggio (o minaccia) che ci aveva lasciato Gigio tanto tempo fa prima di intraprendere la sua avventura verso il Monte Fato insieme ad una strana compagnia formata da uno stregone, un elfo, un paio di reali ma non britannici, cinque amici non troppo alti e lui con la sua mania per l’ascia. Non sappiamo bene se sia andato a sciare o a bersi grappette in rifugio in sto Monte Fato, ma da come è tornato mi sa che il Monte era Fato Male.
Anelli a parte, Gigio porta tutta la sua esperienza e la sua proverbiale furbizia a disposizione di Coach Paxo, sollevato di averlo in panchina contro una squadra di vecchi volponi come il Quinto Vicentino. Siamo nel primo tempo, i bad boys paesani sono partiti forte ma si sono inceppati subendo la rimonta degli avversari, serve una scossa, serve uno che dia un po’ di ordine in campo, che diriga la difesa e che coordini l’attacco….. serve uno che ha superato mille battaglie, l’ultimo dei MohiNani…. Serve Gigio!
Si scalda brevemente le brevi braccia, entra a primo in difesa, dà una mini indicazione al compagno vicino…. gli avversari intanto attaccano con uno scalare verso l’ala che riceve, va per saltare….. Gigio chiude con i suoi 250 anni di esperienza sul campo…. Rigore ed esclusione per due minuti contro, neanche il tempo di chiamare una giocata in attacco che si ritrova riseduto in panchina per la gioia del coach! 15 secondi da vero veterNano, bentornato Gi!
“LUCACCO” pt 1: Regala un finale thriller a tutti i presenti in palestra: Paese sopra di 2 reti con possesso palla, mancano circa 30 secondi alla fine della partita, gli avversari han capito che la partita è persa, Paese ha capito che la partita è vinta, gli arbitri han capito che la partita è finita, il pubblico è pronto ad applaudire la squadra e in panchina si tira un sospiro di sollievo. Insomma, tutti han capito tutto tranne lui, il Pippo Inzaghi dei poveri, bomber di razza che ignora tutti i segnali sopracitati, che non guarda il tabellone, che non ascolta le urla “FERMOOOO” e “NOOOOO” perché il goal è l’unica cosa che conta e in un baleno tira una ciofeca in porta che il portiere avversario neutralizza, azione di rimessa e avversari increduli a -1 con 10 secondi sul cronometro. Taci che poi la palla non è arrivata a Zambo, precipitatosi a metà campo per provare ad emulare il compagno, con tutti in panchina a rischio infarto.
“ZAMBO” pt 1: Eminem Zarro Zambo si presenta in palestra con i capelli tinti biondi quasi platino ma più platano e qualche sbavatura, lavoro fatto con estrema cura e precisione dall’amico becchino che nel tempo libero beve spritz e colora capelli esattamente in quest’ordine. Di solito il pampolio non si fa infinocchiare da questi tentativi subdoli per pigliare punti (anche se un po’ funzionano eh) e in attesa di vedere Matteo il rosso con i capelli blu, Sergione con i capelli rosa e Lollo con una fidanzata dona comunque un punticino all’esplosivo biondino. Ad avvalorare tale scelta un altro bellissimo episodio di comprensione tra coach e giocatori: passivo in attacco, ci mancano due passaggi, coach che chiama il tiro di Daniele dai nove metri su punizione, la squadra come sempre ascolta il consiglio, pallone a Zambo, tiro più brutto e debole di un gintonic preparato da Lollo e si va a professare calma, gioco, testa e blablabla.
MENZIONE SPECIALE all’efficienza della dirigenza della Pallamano Paese, trasformatasi per l’occasione in un team di asciugatori del campo muniti di straccetto personale per permetterci di giocare a pallamano e non a pallanuoto.
Il Segretario Verbalizzante
Paolo Vendramin
#pallamanopaese