Eccoci al giro di boa, pronti a ricominciare con il ritorno per vedere se qualcuno ribalterà la situazione di classifica come farebbe il buon Alessandro Borghese o se si stabilizzerà il tutto come fosse il più noioso dei campionati tedeschi (chi sarà il Bayer Monaco in caso?)

Ma prima una succosa trasferta (strano!) dove come al solito succede un potpourri (qua vi voglio Zambo e Cacco) di emozioni e fioccano i punti pampolio:

CAVALLIN PUNTI 5: Più che cavallo pazzo si trasforma in ghiro mansueto e decide di schiacciare un pisolino pre-partenza dopo una nottata brava in qualche disco locale dove il cocktail che va per la maggiore è il GinCovid! Cosi al ritrovo da Polin tutta la squadra presente, atleti in pulmino per la trasferta più lunga dell’anno …..manca solo lui, il bello addormentato sul disco, che alla chiamata di coach Paxo un quarto d’ora dopo il limite del ritrovo risponde con una voce dall’aldilà un perentorio “OH CAZZO ARRIVO”. Partenza quindi rinviata di ben mezz’ora per la gioia del Pres, meno male che c’era la nebbia più fitta dell’anno in un clima da fine del mondo e tra la nomina di tutti i santi e una guida che Hamilton scansati proprio si arriva a Dossobuono in tempo per riscaldarsi il giusto e giocare.

Rafforza la sua giornata speciale confidando al coach durante il riscaldamento che non aveva pranzato perché il sonnellino è durato più del dovuto e aveva un leggero calo di zuccheri…. 

COACH PAXO PUNTI 3 (probabilmente merita 5 ma chi può obiettare?): Eravate fermi a Cavallin che confida al sottoscritto che aveva fame giusto? E cosa fa il capobranco in questi casi? Va a recuperare il cibo ai suoi cuccioli, e cosi eccomi a svuotare il piccolo bar della palestra di Dossobuono delle sue barrette kinder per riempire di cioccolato cavallo goloso.

Non finisce qui purtroppo la mia giornata, costretto da due saccenti arbitri mai visti in 25 anni di pallamano a dovermi cambiare perché del loro stesso colore a 2 minuti da inizio gara: dopo aver controllato nella camera armadio che porto sempre con me decido di volermi sentire più uomo e opto per una maglietta verde taglia xxl appena usata da capitan pizzo per fare riscaldamento, miracolato dal non prendere il cagotto istantaneo vista la giornata nordica. A fine partita dopo essermi fatto offrire una birra dall’amico coach avversario al solito baretto, tutti in furgone a dissetarsi che il coach ha comprato una cassa di birra…. peccato che ingannato da una confezione veramente pazzesca e da un prezzo leggendario ho preso delle lattine da 0.50 di un dubbio mix tra birra, mela e cannella dal sapore alquanto atipico che neanche Giancarlo Fisichella (vi consiglio di andare a vedere il suo spot della Drive Beer anni 2000) l’avrebbe sponsorizzata e non propriamente ben voluto dai mastri birrai del team. Sconsolato decido quindi di superare il record mondiale di velocità in furgone in una giornata di nebbia per la gioia di quel tamarro di Zambo che ne approfitta per mettere quella che lui definisce la “musica giusta” a tutto volume. Il tutto condito qualche giorno dopo da tampone positivo e Natale e Capodanno a casuccia con qualsiasi sintomo elencato in ogni brochure covid!

 

MATTEO TEH RED PUNTI 3: Con l’assenza di capitan Breso tra i pali per motivi mistici coach Paxo punta forte sullo spilungone dai ricci rossi capace di parate disumane e di minchiate impensabili. Un mix esplosivo che lo rendono non a caso il campione in carica del Pampolio, l’avversario da battere insomma, il “Messi” del Pampolio! Poco prima di inizio partita il mister lo affronta faccia a faccia e lo carica come fosse Rocky Balboa prima di un incontro…. Il risultato è stupefacente, neanche la pozione magica di Obelix ha mai reso un giocatore così forte e concentrato, i primi 10/15 minuti di partita vedono il portierone abbassare la saracinesca con Paese in vantaggio sui forti padroni di casa…. Niente può andare storto….. niente tranne un ‘uscita a funghi da parte di Rosso Malpelo stanco di fare la cosa giusta, che scatta fuori dall’area pronto ad intercettare il contropiede avversario…. Già bell’idea, peccato che la palla nelle sue mani non ci arriverà mai, che un furbo avversario dopo averla presa si appoggia col corpo al nostro meno astuto matteone, si tuffa e fa pure goal. Risultato: goal avversario, nessuno che si fa male, espulsione diretta con cartellino blu per il portiere e 100 capelli bianchi spuntati dallo stress per coach Paxo. Ad onore di cronaca ancora oggi non ci si spiega l’espulsione diretta, e l’unica giustificazione possibile e probabile è che avendo i capelli rossi l’arbitro ha visto della cattiveria inaudita tipica irlandese…. D’altronde “el pi bon dei rossi ga copà so pare e so mare”

ZAMBO PUNTI 1: Simbaweda Zambo passa sotto traccia grazie ai sopra citati ma in un normale weekend di una qualsiasi altra squadra avrebbe fatto parlare di sè. Dopo aver chiuso l’unica discoteca aperta del trevigiano e aver deliziato il gruppo con un video dove regna il pistolino e ahimè molto meno la gnocca, Nicolino Sonnellino riesce ad arrivare in palese ritardo al punto di ritrovo ma non basta per eguagliare Lorenzone Pisolone. La sua partita non se la ricorda ovviamente nessuno, molto più convincente la sua prova in pulmino dove si trasforma in vero mattatore alla Fiorello e incita i compagni a cantare canzoni che danno la carica solo a lui a ritmo di pop latino trash! Conclude anche lui l’anno nel migliore dei modi seguendo le orme del suo coach a ritmo di covid ma sempre mantenendo la sua anima tamarra!

MENZIONE SPECIALE a Lollo che non c’era… perché bisogna nominarlo sempre almeno una volta!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese